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Ron Arad. Let’s Drop It

È un architetto di fama internazionale e uno dei designer più influenti in circolazione.

Il suo nome è Ron Arad e In Reverse è la mostra di cui è protagonista alla Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli.

Alle pareti dei bianchi spazi disegnati da Renzo Piano, campeggiano sei Cinquecento totalmente schiacciate, appiattite in modo da togliere il senso della profondità come in un cartone animato o nel disegno di un bambino.

L’artista, infatti sperimenta con la fisica e attraverso le simulazioni digitali, esplorando il modo in cui le carrozzerie delle automobili, in particolare le Fiat 500, si comportano sotto compressione. Al tempo stesso, ipotizza la rinascita ed ecco che crea una scultura su quattro ruote totalmente nuova, tirata a lucido in acciaio inox.

In Reverse,  progetto già presentato al Design Museum di Holon, sarà visibile fino al 30 marzo. Per raccontarci storie di carrozzeria che si fanno arte, filtrate dallo sguardo innovativo del design.

Per approfondire, vi segnalo un’interessante intervista realizzata daContemporary.

Internocortile. Temporary Exhibitions for the Best of Italian Fashion Design

Internocortile è in Via Villa Glori 6, ai piedi della Collina. Un locale piccolo, luminoso, un po’ nascosto alla vista, romantico e contemporaneo al tempo stesso. È uno spazio creativo nato nel febbraio 2013 e in cui si progettano e si svolgono mostre d’arte, di design e di stilisti, presentazioni di libri, eventi culturali.

Ne sentivo parlare spesso, ma confesso che non avevo mai voglia di attraversare le città per presenziare ai numerosi vernissage che Silvia Tardy, l’anima creatrice di Internocortile, organizza durante l’anno. Ma grazie a una sincronicità di eventi, il mio centro buddista ha spostato la sua sede proprio lì vicino, mentre figlia due è passata in agonistica di sincro e la piscina è poco più in là. In quel momento ho scoperto di avere quasi tutti i giorni un’ora d’aria fra le 19 e le 20.

Questo miracolo mi ha permesso di partecipare all’inaugurazione di “Dieci Incanti”, una mostra dedicata al gioiello contemporaneo e con protagonisti 10 artisti accomunati dall’origine italiana e dalla passione per la ricerca e la creazione, ma diversissimi fra loro per l’uso dei materiali, la tecnica e lo stile. I loro nomi: Melissa Aiello, Laboratorio Orafo Lunatica di Lucia Bianco, Silvia Beccaria, Luisa Bruni, Francesca Caltabiano, Ferdi Giardini, Maema, Manuganda, Manu Mara, Valeria Eva Rossi.

Personalmente ho una grande passione per i gioielli. Ho notato che negli ultimi anni questo settore è cresciuto e il gioiello ha subito una metamorfosi, perdendo l’unica accezione di diamante costoso per assumere nuove identità e forme che lo allontanano dall’omologazione, rendendolo più personale ed emozionale.

Da Internocortile ho ammirato creazioni divertenti, originali, raffinate. Anelli, girocolli, bracciali evocativi, a volte ludici altre provocatori e ironici.

In particolare, sono rimasta affascinata dalle creazioni di Silvia Beccaria. Definirli gioielli è, a mio avviso, riduttivo. Le sue creazioni sono vere e proprie opere d’arte. “Arte Tessile”, come le ha definite lei, che mi ha fatto provare le sue originalissime gorgiere in gomma intessute su pezzi di stoffa intrecciati a mano. I colori sgargianti e le forme importanti li rendono adatti per una serata specialissima ma anche per essere esposti come pezzi rari e preziosi.

Molto belle anche le creazioni di Silvia Beccaria che, come ho scoperto andando curiosare sul web, è un’artista riconosciuta anche all’estero. Il solito understatement torinese, immagino. A New York sarebbe una star, perché è straordinaria.

Nel mio giro ho provato un po’ tutto: dagli anelli in argento come orecchie di Topolino a quelli con la parte superiore smaltata, a forma di stagno con un ranocchio appoggiato sul bordo. Davvero da baciare! Insomma, la visita in questo piccolo magico posto non è certo l’ultima. Ti tengo d’occhio Internocortile….

La mostra sarà visibile fino al 16 gennaio 2014.

Internocortile è un progetto di Silvia Tardy che dopo anni di esperienza nel mondo del marketing, della cultura e della comunicazione, vuole offrire la possibilità di un approccio diretto semplice e immediato a quanto la cultura in senso lato ci offre, in un  luogo aperto ai più vari spunti creativi e alla ricerca di nuovi talenti, sotto le linee guida  della condivisione e del rispetto per ogni forma espressiva.

In Turin Fish Are Flying. And It’s Not April’s Foolish Day

Openhouse. It’s not a shop. It’s not and e-commerce.  It’s not a temporary store. Openhouse is all of this and much more. The name is meaningful. Openhouse is about launching. Testing. Exhibiting. It was created in 2012 by Francesca Zileri dal Verme, an eclectic aristocratic beautiful lady with an extended vision about fashion and design. She has good taste and a very deep commercial instinct. She knows well that Italy is flowering with thousands of small and very creative artisanal realities. And she wants to make them all know  to her community of refined friends and clients.

She decided to stay on the market with a new fresh formula. An openhouse, exactly. Since October, every month she organizes in Torino  a new opening. Choosing a non conventional location. This time she choose “Vino n.6”, a fascinating winery down town. Cosy and cool, the perfect place to drink a glass of good wine while looking at the best selection of italian handcrafted bijouterie, jewellery or fashion design.

I confess. I was feeling curious so I decided to have a close look. I was shocked. Francesca selected a rare collection of “raku potteries” hand crafted by Elisabetta Vacca. Her talent is great. I was attracted by the selection of table lamps. From small houses to shining towers or strange shapes. Small, medium, large. All of them with a soft luminecence. But the very best of the exhibition was the handcrafted jewellery line “Pesci che volano”( Flying fishes). A new collection of silver, copper, brass and ebony jewellery coming from Florence. Very posh. Unique. Somehow customized. I admired bracelets, earrings and beautiful rings. Necklaces with pendant fishes. Actually the best I have weared so chic and minimal.

I ‘ve bought a ring. It has a band shape. Brass with a small fish carved on. I was in doubt between this and another with a round email medaillon. May be, next time. On our shop. May be.

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A TORINO PESCI CHE VOLANO. E NON È IL PRIMO APRILE

Openhouse. Non è un negozio. Non è un e-commerce. Non è un temporary store. Openhouse è tutto questo e molto di più. Il nome è piuttosto eloquente, si tratta di presentazioni. La sua ideatrice, Francesca Bruno Zileri dal Verme, è un’eclettica signora della “Torino bene”. Creativa quanto basta, dotata di buon gusto e molta concretezza. Si è accorta che la crisi italiana ha stimolato le idee e si è messa a cercarle e, dopo una selezione, a  proporle con una formula divertente e inedita: Openhouse, appunto. Un modo simpatico per far vedere agli amici, e agli amici degli amici degli amici, il meglio di fashion e design made in Italy. Ogni mese una presentazione con una formula da Temporary Store, ma in location non convenzionali. Questa volta è toccato a “Vino numero6”, un’affascinante enoteca nel centro storico cittadino, dove gustare un bicchiere di buon vino e appagare l’occhio con le aziende selezionate da Francesca.

Mi sono incuriosita e ho deciso di fare un salto per vedere. Sono rimasta a bocca aperta. Oltre alle ceramiche raku di Elena Vacca, strepitosa la collezione di “Pesci che volano”, una bottega artigianale fiorentina. Nuova, curata, ricca di quell’arte millenaria che ha reso celebre l’Italia in tutto il mondo.

Innanzitutto i materiali: argento, bronzo, smalti, rame. Ma anche le forme: pesci, cuori, spirali o semplicemente metallo punzonato a simulare puntini, righe, strisce. Tutto di una bellezza rara, un po’ antica e allo stesso tempo modernissima.

Ho comprato un anello a fascia, alto sulla falange, con un piccolo pesce inciso che mi ricorda un po’ il pesce dei primi cristiani. Mi sento elegante, affascinante. I prezzi sono accessibili e sarà presto in vendita sul nostro shop.

Per “Mercati e Mercatini d’Italia” con Simonetta Bosso

Qualche giorno fa, sono stata nel nuovo spazio Costa d’Oro per la presentazione di Mercati e Mercatini d’Italia, la nuova guida di Simonetta Bosso edita da Gribaudo.

Più che una guida, è un vero e proprio Grand Tour di bancarella in bancarella, per mercati e mercatini dell’antiquariato, del vintage e bric-à-brac. Un viaggio nel belpaese fatto di meraviglie e ottime occasioni, sorprese e scoperte inaspettate; quasi un salto indietro nel tempo in quelli che sono veri “musei all’aperto” in cui trovare gioielli, mobili, curiosità, oggetti di ogni tipo, ciascuno con una lunga storia alle spalle. E poi, una preziosa serie ragionata di consigli sul the best, l’arte della contrattazione, la flânerie…

Simonetta Bosso è una giornalista torinese. Sono andata a curiosare il suo magazine online, Notenews, davvero interessante, al femminile e molto letto. Quasi quasi mi viene voglia di farmene uno mio…

Sassicartaforbice per una moda sociale

sassicartaforbice: un laboratorio di idee ed un progetto sociale.

Passeggiando su via Principe Amedeo ho scoperto sassicartaforbice, un negozio e soprattutto una cooperativa che coniuga moda e sociale. Perché da un lato, c’è lo stile della collezione di abiti “sassi” che nasce dalla carta, materia prima delle idee, e dall’altro c’è la sfida della Cooperativa Sociale Ergonauti che si occupa di produzione finalizzata all’inserimento lavorativo. Come quella portata avanti, ad esempio, dalle donne carcerate.

sassicartaforbice è tutto questo: una scoperta, un posto di cose belle che non dimentica quelle importanti. Un luogo luminoso e  un negozio dove trovare oggetti esclusivi e abiti da collezione super originali.  Il tutto a prezzi accessibili e con ottime previsioni di espansione sulle passerelle milanesi. Creatività italiana oltre la crisi. Altro che i cinesi!

Repechage. Gioielli su misura

Oggi, una preziosa segnalazione.

Dal 14 al 16 marzo 2013, lo spazio creativo torinese internocortile ospiterà l’orafa e designer di gioielli Francesca Caltabiano con il progetto «Repechage».

La designer fiorentina, da sempre appassionata di minerali, gioielli, cinema e moda, e creatrice di esclusive e irriverenti collezioni di bijoux, darà vita a Repechage, un vero e proprio percorso creativo finalizzato alla creazione di una collezione di pezzi unici, su misura, dedicati alla donna e al suo legame con il passato. Le donne, protagoniste assolute, saranno indispensabili per la realizzazione di questo percorso. L’artista, infatti, utilizzando e rielaborando monili antichi e moderni che le partecipanti le porteranno, creerà per loro e soprattutto con loro un gioiello esclusivo e irripetibile.

Quali sono le istruzioni? Eccole:

1. Apri il cassetto e fruga nel portagioie… troverai sicuramente il vecchio anello della zia oppure l’orecchino rotto della nonna… non riesci più a indossarli e un po’ ti dispiace.
2. Riponi i gioielli in un sacchetto e immagina un tesoro tutto nuovo, che sia solamente tuo.
3. Affida la tua piccola storia di gioie a Francesca Caltabiano per ridare nuova vita ai gioielli dimenticati.

E ora, bisogna solo mettersi d’impegno, cercare e quindi fissare un appuntamento. I gioielli saranno realizzati su approvazione di un preventivo, ma per tutte le info vi consiglio di visitare il sito e di contattare internocortile.