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La cultura ha bisogno di fondi? Come orientarsi fra crowdfunding, ArtBonus e sponsoring.

 

Il 6 di marzo siamo stati invitati dalla Camera di Commercio di Milano e dalla società The Round Table in qualità di relatori al convegno, intitolato “ Nuovi strumenti di raccolta fondi: produzioni culturali d’Impresa, Art Bonus e crowdfunding”.

Il pubblico, composto da circa un centinaio di referenti di Fondazioni culturali, Associazioni e Cooperative Culturali, si è dimostrato attento e interessato agli argomenti che,come sappiamo ormai bene, interessa  tutto il comparto culturale italiano.

Emanuela Negro- Ferrero; Palmina Clemente; Francesco Moneta; Andrea Catania

Dopo le introduzioni e i saluti di rito, il testimone è passato a Francesco Moneta, amministratore delegato di The Round Table e ideatore ed organizzatore dell’ormai famoso premio “Cultura + Impresa” che ogni anno premia il miglior progetto di comunicazione proposto da un’azienda e realizzato in ambito culturale.

Nel 2016 il vincitore è stato Edison con il suo spettacolare progetto legato all’Expo 2015.  Il 2017 vedrà un altro progetto eccellente, probilmente legato al  grande successo riscosso dall’ArtBonus e alla crescita delle campagna di crowdfunding in ambito culturale su tutto il territorio italiano.

Il primo intervento del convegno è stato l’interessante racconto di una case history d’eccellenza legata proprio all’Art Bonus.

A raccontarla, in forma estremamente interessante e precisa, è stato il giovane Assessore alla Cultura di Cinisello Balsamo, Andrea Catania,  ideatore e promotore di una iniziativa di mecenatismo legata al recupero di una villa storica situata nel centro cittadino.

Villa Ghirlanda a Cinisello Balsamo

“Villa Ghirlanda” è un’antica villa patrizia lombarda il cui restauro era stato preso in cura da un gruppo di imprenditori locali intenzionati a trasformarla nel centro culturale cittadino.

La lodevole iniziativa si è però arenata, che novità,  per mancanza di fondi e il cantiere iniziato non consentiva certo la fruizione ai cittadini della struttura e del magnifico parco che la circonda.

L’Assessorato alla Cultura, utilizzando mezzi e professionalità proprie, forte del fatto che il restauro godesse dello sgravio fiscale ArtBonus, ha promosso una campagna di sensibilizzazione e comunicazione che, in tempi addirittura dimezzati rispetto a quelli previsti, ha condotto alla raccolta dei fondi necessari .

Interessante sentire come un ente pubblico si sia avvalso della collaborazione di grandi realtà associative come, per esempio,  il Rotary  Club, per organizzare una cena di gala dedicata alla raccolta di fondi.  Questo tipo di attività è stato ripetuto l’anno successivo e nel 2017, per rendere la raccolta fondi più interessante e stimolante, sono previste altre azioni di coinvolgimento diretto della popolazione di Cinisello Balsamo.

Cena di gala a Villa Ghirlanda

In che cosa si differenzia una campagna di crowdfunding da una campagna di raccolta fondi come quella realizzata per Villa Ghirlanda?

Fondamentalmente le attività sembrano identiche se non molto simili. Elementi comuni sono:

1 – la costruzione di una comunità di donatori

2 – la realizzazione di una campagna di comunicazione

3 –  l’ideazione di eventi mirati.

Se tutto questo fosse stato realizzato avvalendosi del supporto di un portale di crowdfunding, le donazioni, invece di finire sul conto corrente bancario del Comune di Cinisello Balsamo, sarebbero state accreditate sul portale e quindi in chiaro. In più, i donatori avrebbero potuto ricevere in cambio delle ricompense.

La comunicazione sarebbe viaggiata su canali digitali e, alla fine dei conti, è possibile che le cifre raccolte sarebbero state maggiori perchè se  vero che lo sgravio ArtBonus piace a chi dona, è anche vero che una donazione realizzata attraverso una campagna di crowdfunding rende le cose più calde e coinvolgenti.

Un’amministrazione pubblica se vuole appoggiarsi a un portale di crowdfunding deve prima indire una gara e poi procedere.

Considerando che i tempi di una legislatura sono ridotti, l’Assessore Catania merita un grandissimo plauso per la grande incisività ed efficacia.

ArtBonus non si applica a tutti i beni da restaurare ma solamente a quelli pubblici. Le domande del pubblico sono state molte e molto tecniche. Quasi tutte, alla fine, si sono concentrate sui tecnicismi legati ad una campagna di crowdfunding. Che non è una attività adatta a tutti e che non tutti sono in grado -o vogliono e possono – fare.

Emanuela Negro-Ferrero – www.innamoratidellacultura.it

Lezione di Crowdfunding n°28. Il video.

Le ricerche americane lo dicono chiaramente: le campagne di crowdfunding con un video raccolgono meglio e prima rispetto a quelle senza il video. O con un video fatto male. Questo risultato è riferito a tutti i tipi di campagna, anche a quelle di tipo “equity”.

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Esistono delle linee quide per realizzare un buon video?

Si, no. La verità è che molto dipende dal proprio gusto personale e dalla capacità di comunicare la propria idea. Un suggerimento che mi sento di dare a chi desidera lanciare una campagna è certamente quello di cercare su più portali  i video di campagne di successo uguali per tipologia a quella che si ha in mente.  Scrivere la struttura e, perchè no, anche copiare.

La differenza fra campagne di successo e campagne che raccolgono poco salta all’occhio.

Quali sono i fattori che determinano il successo di una campagna? Il video è al primo posto!

registaQuanto deve essere lungo un video?

Due o tre minuti. Di meno è poco, di più è troppo.  E’ poco tempo, ecco perché è indispensabile essere concise e chiari.

Scrivere uno storyboard per avere subito sott’occhio la situazione è una buona idea. Il messaggio deve arrivare immediato, essenziale. La richiesta, ci deve essere, garbata ma diretta. Molti chiedono se il video è sufficiente. La risposta è sì, è sufficiente perché la pagina della campagna  che viene messa a disposizione serve proprio perché le informazioni che il video non riporta possano essere descritte con la massima chiarezza e sin dei minimi dettagli.

Il video serve a vendere l’idea. Deve contenere quella che in gergo è definita “call to action”. Cioà la chiamata ad agire. Il famoso “dona ora”, per intenderci.

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In ogni caso, girare un video di qualità è un ‘impresa non da poco. Ecco alcune indicazioni che, se seguite, possono aiutare.

  1. Scrivere uno storyboard. Cioè descrivere scena per scena che cosa deve succedere, chi lo fa succederee che cosa viene detto. Come in un film vero
  2. Rileggere lo “script” e chiedere a tutti, parenti, amici e sconosciuti di avere un feedback
  3. Enunciare scopi e richieste con fiducia , chiarezza e a voce alta.
  4. Eliminare rumori e scricchiolii dall’audio
  5. Girare in piena luce per evitare l’effetto film dell’orrore.
  6. Illustrare il progetto con chiarezza
  7. Usare le angolature, lo zoom, I passaggi con cognizione di causa per non infastidire lo spettatore.
  8. Chi presenta il video deve essere inquadrato in centro
  9. Anche la scena merita la massima cura. Ci sono oggetti? Paesaggi? Interni o esterni? L’idea è di realizzare qualcosa di autentico non di arraffazzonato
  10. Il progetto ha dei colori? Avete un marchio? Coordinare e abbinare abiti, colori  per dare anche una linea guida cromatica alla campagna è certamente una buona idea.
  11. Andateci piano con la colonna sonora: se il progetto non è musicale rischiate di distrarre chi guarda piuttosto che attrarlo
  12. Usate un programma di editing, ce ne sono moltissimi a disposizione anche per chi di video non ne sa nulla

I migliori programmi editing video gratis per montare filmati

La grande opportunità offerta dalla tecnologia rende le cose più facili.

Tablet e smartphone spesso hanno in dotazione videocamere dalla resa eccellente. Last but not least, fatevi aiutare da qualcuno che sa come si fa.  Il crowdfunding è basato sulla condivisione.

Personalmente ho visto campagne realizzate bene e gratuitamente proprio grazie all’aiuto degli amici. Ognuno con una competenza.  I risultati ,se le cose sono fatte con perizia, si notano.

Emanuela Negro-Ferrero www.innamoratidellacultura.it

 

Per Natale regala #Cultura. Basta un CLICK!

Dal 10 dicembre è online una nuova campagna di crowdfunding su www.innamoratidellacultura.it . E’ il nostro regalo di Natale alla comunità di affezionati #innamoratidellacultura che ci segue con affetto e partecipazione. Si tratta di una campagna di raccolta fondi dall’obiettivo ambizioso: 30.000 euro destinati a grandi realizzazioni.  Per questo, le ricompense per chi decide donare sono tante e molto, molto allettanti.  Per Natale regala #Cultura. Basta un CLICK!

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Il titolo completo della campagna è “Click! Accendi il MAST e le sue infinite storie e potete trovarla al link https://www.innamoratidellacultura.it/campaigns/click-accendi-mast/#.WFKi4tLhDIU .

Che cosa è il MAST?

Il MAST Castel Goffredo (Museo – Arte – Storia – Territorio), istituito con decreto vescovile il 19 dicembre 2009 su proposta del Gruppo San Luca Onlus, associazione culturale della Parrocchia di Sant’Erasmo, è un desiderio forte che, quando sarà completamente realizzato, renderà fruibile:

  • la collezione museale, un viaggio nella città di Castel Goffredo dalla Preistoria al Novecento attraverso lo straordinario patrimonio d’opere d’arte qui conservato;
  • l’Archivio Storico Parrocchiale con documenti risalenti al Trecento;
  • l’Antica Libreria del Clero costituita da oltre 1000 volumi, alcuni rarissimi, databili tra il Quattrocento e l’Ottocento;
  • la Biblioteca moderna di storia dell’arte con una sezione dedicata alla scultura lignea antica

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Un’anticipazione della ricchezza e dalla varietà del patrimonio d’arte che accoglierà il MAST Castel Goffredo è attualmente conservato nel Tesoro di Sant’Erasmo.

Nel 2010, infatti, la cappella del Battistero della Prepositurale di Sant’Erasmo è divenuto uno spazio espositivo, accessibile alla comunità e ai visitatori che raggiungono la città: un segno concreto che il Gruppo San Luca ha voluto restituire ai già tanti sostenitori del progetto. Una testimonianza del lavoro fatto sino ad allora, un incentivo a continuare. Al suo interno attualmente si trovano, ad esempio, sculture lignee del XV secolo, i quattro reliquiari donati nel 1610 alla Chiesa prepositurale di Sant’Erasmo da Vincenzo I Gonzaga, duca di Mantova; un incunabolo del 1478, un magnifico ostensorio (XVIII secolo) in argento, realizzato dall’orafo mantovano Giovanni Bellavite.

Con il tuo aiuto, tutte queste opere d’arte, espressione dell’identità della comunità, troveranno adeguata collocazione al MAST Castel Goffredo.

Se vi trovate nei paraggi, vi consigliamo di approfittarne e godervi una visita. Il Tesoro in occasione di Libri Sotto I Portici e tutte le domeniche e i festivi dalle 14,30 alle 16,30.

Chiuso 1 e 6 gennaio ; dalla Domenica delle Palme a Pasqua (aperto il Lunedì dell’Angelo); mese di agosto, 24, 25 e 31 dicembre.

Telefono: 0376 781218, 349 3543558, 335 5355605

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Il Gruppo San Luca – ONLUS www.grupposanlucaonlus.it 

Chi siamo? Siamo uomini e donne #innamoratidellacultura, proprio  come te,. Ci siamo  riunite a formare  un’ associazione a carattere volontario della Parrocchia di Sant’Erasmo in Castel Goffredo (Mantova)  nel 2000. Da allora, gruppi di persone unite dallo stesso scopo, hanno lavorato incessantemente organizzando mostre ed eventi e arrivando a raccogliere più di 600.000 euro. Abbiamo il comune  desiderio di aprire un museo aperto a tutti, soprattutto al mondo dei ragazzi, dei giovani e della scuola, da realizzarsi nei circa 1000 mq messi a disposizione dalla Parrocchia di Sant’Erasmo e che si chiamerà MAST Castel Goffredo, è il collante che unisce questa task force di attivissimi appassionati e il motore di continue iniziative per promuovere la cultura.

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SERVE UN MILIONE DI EURO!

Per la realizzazione del MAST servono… 1.000.000 di euro! Una parte del denaro, come abbiamo scritto poco fa, è già stato raccolto. Un’altra importante partecipazione arriva dalla Fondazione Cariplo che lo sta sostenendo attraverso il finanziamento del progetto Terre dell’Alto Mantovano http://www.terrealtomantovano.it/luogo/centro-culturale-mast-2/.

E una parte arriverà dalla campagna di crowdfunding attivata su www.innamoratidellacultura.it.

Si tratta di 30.000 euro suddivisi in tranches:

  • Se raggiungeremo la quota di € 10.000 potremo allestire il piano terra;
  • Se raggiungeremo la quota di € 20.000, potremo allestire, oltre al piano terra, tutto il primo piano;
  • Se raggiungeremo la quota di € 30.000, il nostro traguardo, potremo allestire al piano terra e a tutto il primo piano, anche la Biblioteca e gli spazi didattici.

Questo tipo di raccolta implica sicuramente una grande attività di preparazione e, durante la campagna, altrettanti sforzi per raccogliere.

Una buona idea per partire? Stendere la lista degli amici. Studiare ricompense allettanti. Mantenere contatti con i propri donatori per ringraziare.

6Lo staff del Gruppo san Luca in cambio delle donazioni offre delle ricompense davvero generose. Un esempio? La cena “sensoriale” nelle splendide sale del MAST. I gadget ideati apposta per costruire un legame con i propri sostenitori. Chi dice che il crowdfunding è legato ai soldi sbaglia. Le persone donano perché entrano a fare  parte del progetto e diventano protagonisti.

Per Natale regala #cultura!!  Sostieni la campagna di crowdfunding del Gruppo San Luca Onlus. Puoi donare e diffondere a tutti i tuoi amici. Come? Passaparola, Facebook, sms, Twitter.

Grazie di cuore!

Emanuela Negro-Ferrero – www.innamoratidellacultura.it

Il crowdfunding ha a che fare con i soldi? No, con le persone

Notizia fresca di questa mattina: il referendum per la riforma della Costituzione ha indicato la preferenza di una maggioranza di cittadini italiani che hanno scelto di votare “no”.

Che cosa indica la parola “referendum” ?  Ho dato uno sguardo su Wikipedia.

Referendum =  sostantivo maschile

1 – Appello al corpo elettorale perché si pronunci con una decisione su singole questioni e può essere abrogativo, propositivo, consultivo

2- Rilevazione statistica di dati individuali, di solito a mezzo postale o telefonico, per indagini sull’opinione pubblica, spec. per ricerche di mercato.

Al di là del fiume di parole che sono state -e che ancora vengono spese – per analizzare questo interessante risultato politico, credo che esista una fortissimo collegamento  fra quanto accaduto in Italia e quanto deve accadere affinchè una campagna di crowdfunding abbia successo e vorrei argomentare  questa mia affermazione. Ma il crowdfunding ha a che fare con i soldi? No! Ha a che fare con le persone.

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Venerdì 2 dicembre, Maurizio Imparato, il principale formatore italiano nel campo del crowdfunding, è venuto da Napoli  per tenere  un interessantissimo Laboratorio intitolato “Crowdfunding4Culture? Yes You can!”  dedicato a chi ha in mente di promuovere una campagna di crowdfunding in ambito culturale ma non sa da che parte iniziare.

Dal desiderio, direbbe Maurizio Imparato, l’unico punto da cui si può pensare di partire.

Le ore di formazione sono state tutte  estremamente interessanti e dense di contenuti – Maurizio Imparato è un trainer eccellente.

Quindi, il crowdfunding ha a che fare con i soldi? No!! Ha a che fare con le persone!

 

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NUOVI PUNTI DI VISTA SUL CROWDFUNDING

1 -Il   crowdfunding non è qualcosa di meccanico o di asettico. E’ fatto da persone e ha successo solo perchè le persone decidono di partecipare.

2 – Il crowdfunding ha successo perchè si diffonde grazie ai canali digitali. Giusto. Sbagliato. Una campagna di crowdfunding ha maggiori possibilità di essere vista, condivisa e diffusa grazie agli  strumenti digitali.  I dati dei donatori in chiaro sulla piattaforma ispirano fiducia in chi dona. Ma il successo arriva  se le persone decidono di costruire una rete di relazioni che grazie ai canali social può arrivare ovunque e a costo zero.  Senza rete, umana e digitale, la campagna è un flop.

3 –  La parola crowdfunding unisce  due parole : “crowd” e “funding”. Letteralmente significa “finanziamento dalla folla”. E che cosa è la folla se non un insieme di persone? Maurizio Imparato ha insistito molto sulla necessità di utilizzare un altra parola  “Colletta”, per esempio.  In Italia la colletta è associata alla carità . Non va bene. Quindi?

4 – Il crowdfunding, o colletta, o raccolta fondi  ha successo quando c’è a  “abbondanza”.  Se non ha successo, è perchè chi la conduce non esprime abbondanza ma “scarsità”. E’ un arraffone. Un furbo. Un approfittatore o un egoista.  Le persone lo sanno, lo sentono. EW la campagna non cresce.

Cosa si deve fare quindi per avere successo? La spiegazione è tutta nella frase: “per vincere una battaglia devi passare sette mesi ad affilare la spada e uno a combattere” . Per il crowdfunding è esattamente la stessa cosa. Senza una programmazione attenta, identificazione di una linea di comunicazione e successiva costruzione di una rete di relazioni, la campagna, una volta messa online rischia di fallire.

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Posso confermare che è vero. Una campagna di successo raccoglie donazioni appena viene messa online. Se dopo una settimana questo non accade, è facile che il progettista inizi a  tormentare amici, parenti, conoscenti e chiunque pur di ottenere fondi.

Magari li ottiene. Le persone, se insisti, pur di toglierti di torno pagano. Ma è certo  che la comunità ottenuta con la forza non sarà mai una comunità di fan entusiasti pronti a diffondere la notizia e dare il loro sostegno futuro. Perché? Perché le buone relazioni sono la base dei rapporti umani. L’amore, come l’amicizia, la fiducia e la generosità, sono i pilastri per ottenere dagli altri aiuto volontario.

In quest’epoca confusa, dove i rapporti umani sono sempre più rarefatti, costruire reti fra le persone è un valore non solo da recuperare ma, come insegnano i recenti risultati politici (Brexit, elezioni Usa, referendum sulla Costituzione) da tenere nella massima considerazione.a.

Il Laboratorio con Maurizio Imparato lo consiglio caldamente e spero che i progettisti che lo hanno frequentato la pensino come me.

Quando ho deciso di iniziare un’attività in questo settore credevo che aprire un portale di crowdfunding  avesse il significato di fornire uno strumento di  aiuto per le piccole  e medie realtà culturali italiane in cerca di un finanziamento. Pensavo che fosse sufficiente mettere a disposizione la  piattaforma e supportare -un pochino- le persone a mettere le proprie campagne online.

Sbagliato. Una campagna di crowdfunding è  un modo alternativo che può aiutare le persone a finanziare i propri desideri senza dover ricorrere a forme di finanziamento tradizionali. Ma, prima  di tutto, è un modo eccezionale per costruire relazioni durature nel tempo.

Qualsiasi imprenditore sa che senza clienti la sua impresa non vive. Il crowdfunding è lo strumento attraverso cui le persone costruiscono relazioni fra di loro passando attraverso l’innamoramento collettivo dell’idea progettuale e creativa.

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Quando  ho deciso che la piattaforma si sarebbe chiamata “innamoratidellacultura” e non “pippela” “kipipi ” “ullullà” probabilmente avevo intuito che il crowdfunding possiede  un rapporto molto stretto con l’amore, la condivisione e la generosità.

Chi decide di salire su questo  carro e quindi di “innamorarsi” deve essere capace di provare amore e, cosa ben più difficile, di ricevere amore e diffonderlo nella comunità in cui vive. Lo fa  attraverso il suo progetto. Con generosità, passione e altruismo. Sfidando i limiti della propria mente per entrare nel reame dei desideri. Chiedendosi in continuazione “cos’altro è possibile” ?

Grazie quindi a Maurizio Imparato per aver rinnovato la mia capacità di sognare.

 

Emanuela Negro-Ferrero – info.innamoratidellacultura@gmail.com

 

A volte ritornano, e quando tornano sono più belle di prima.

Questa volta ci siamo mossi al contrario. Prima l’evento promozionale e poi la campagna. Il 26 di settembre, grazie alla collaborazione con  Museo del Cinema e Circolo Mecenate – associazione attiva nella raccolta fondi per progetti culturali-  abbiamo organizzato la visione gratuita del documentario “Redemption Song” di Cristina Mantis. Prodotto da Solaria Film e LAGO Film e distribuito da Movimento Film, il documentario è riconosciuto di Interesse Culturale con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.  Ha ottenuto il patrocinio di Amnesty International, il Riconoscimento Rai Cinema al Festival Visioni dal Mondo,  e l’inserimento nel festival itinerante Cinemovel sostenuto da LIBERA, Libero Cinema in Libera Terra, http://cinemovel.tv/festa-mobile-save-the-date/.

La serata è a ingresso gratuito fino ad esaurimento posti . Per prenotare è sufficiente inviare una mail di conferma a Circolomecenate@gmail.com

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A volte ritornano

Una delle domande che alcune persone pongono è se è possibile fare più di una campagna di crowdfunding. La risposta è si, ma deve avere unoo scopo diverso.

L’anno passato infatti “Redemption Song” era stata online durante l’estate e la campagna non aveva avuto successo. I fattori come sempre sono stati diversi e, certamente, uno di questi era la “call to action” che non è stata percepita come interessante dai possibili donatori. Dopo un anno di grandi successi e premi, lo staff di “Redemption Song” ha maturato una mission diversa e si è detta pronta a partire per una nuova raccolta fondi che verrà preannunciata il 26 di settembre e messa online pochi giorni dopo.

la regista Cristina Mantis

la regista Cristina Mantis

La nuova campagna è frutto quindi di una maggiore maturazione del progettista e, certamente, di una comprensione più approfondita dei meccanismi che regolano il crowfunding. Che sono si legati a una expertise professioanale in ambito comunicativo, ma soprattutto a una decisione interiore orientata al raggiungimento dell’obiettivo. Senza questa motivazione e in mancanza di un forte focus, nessuna campagna può avere successo.

Il protagonista Cissoko Aboubakar

Il protagonista Cissoko Aboubakar

Di cosa parla “Redemption Song”?

 Le parole chiave sono “sbarchi” ed “esodo”.  La regista Cristina Mantis racconta attraverso la telecamera, con grande delicatezza e sensibilità, il viaggio di ritorno a casa del protagonista Cissoko Aboubakar, arrivato a Lampedusa dalla Guinea come rifugiato politico . Perché Cissoko torna in Africa? Perché ha capito che il sogno che lo aveva spinto a lasciare tutto non esiste. ni Attraversare l’inferno delle guerre e dei barconi per cadere in altre forme di schiavitù non sono una soluzione. La soluzione è far cessare le guerre. Informare gli africani suoi  fratelli che la terra madre va protetta e conservata. Che bisogna mantenere lì le proprie radici e famiglie.

A che cosa serve la campagna di  crowdfunding?

Il documentario ormai è finito. E’ tutto a posto. Non serve la produzione, non serve la distribuzione.  Quello che serve è portarlo in Africa e farlo vedere al più alto numero di persone possibili. Stiamo parlando di promuovere e sostenere un  tour, magari internazionale o magari solo in Africa. In ogni caso si tratta di togliere “Redemption Song” dalle nostre sale e proiettarlo nel mondo. La campagna non è ancora definita nei dettagli, vi invitiamo comunque a seguirla sul portale.

 

Una scena del documentario

Una scena del documentario

Alcune informazioni interessanti

“Redemption Song” sta girando parecchio. Questo è il calendario autunnale .
2016

14-18 settembre  – Harlem International Film Festival – New York
1 ottobre Ferrara – Festival di Internazionale (Festival libero Cinema in Libera terra )

15 ottobre Parigi  – Atelier Varan (culla del documentario) in cui Redemption Song e l’omaggio a Ettore Scola da parte delle figlie con la proiezione di “Ridendo e scherzando. Ritratto di un regista all’italiana”, scritto e diretto da Paola e Silvia Scola, chiuderanno il Festival libero Cinema in Libera terra, Cinemovel.

Link vimeo Redemption Song
https://vimeo.com/147321455

SITI:
http://www.movimentofilm.it/

http://www.solariafilm.it/

http://www.cinemaitaliano.info/redemptionsong

https://www.facebook.com/Redemption-SONG-490936984404397/?fref=ts

FESTIVAL/ PROIEZIONI/ PREMI

2015    Visioni dal Mondo, Riconoscimento Rai Cinema

2016    13 Febbraio Proiezione/Evento a Ile de Gorée – Senegal

2016     Carovana di sensibilizzazione con l’OIM, Organizzazione Internazionale delle Migrazioni – Senegal

2016     3 Marzo – Festival Internazionale AfricaBamba – Dakar (Senegal)

2016  18 marzo –  Presentazione del documentario al Museo MACRO – Roma

2016  22 marzo –  Festival Sguardi Altrove – Milano

2016  2 aprile TAG / Tevere Art Gallery – Roma

2016  28 aprile – Auditorium Enzo Tortora – Milano

2016  5 maggio – Auditorium Fondazione banco del Monte di Lucca – Lucca

2016  9 giugno Other Movie Film Festival – Lugano

2016 10 giugno Rassegna Scambiamo il Mondo – Cinema Trevi – Roma

2016 23 giugno Giornata Mondiale del Rifugiato – Officine Babilonia – Cosenza

2016 28 giugno Festival Libero Cinema in Libera Terra, Cinemovel Festival di cinema itinerante contro le mafie. Con Don Luigi Ciotti – Casa del Jazz –  Roma

2016 15 luglio al Romafrica Film Festival – Casa del Cinema – Roma

2016  20 luglio Rassegna Visioni Solidali –  Palazzo Ducale -Sassari,- Clorofilla Film

2016  21 luglio Clorofilla Film Festival –  Limonaia di Villa Strozzi – Firenze

2016  10 Agosto: Praia a Mare (CS) – Palazzo delle Esposizioni, nell’ambito della Biennale Riviera dei Cedri – Senza Frontiere. A seguire concerto dei Kidida

2016 18 Agosto: Joggi Avant Folk – Joggi (CS)

2016 20 Agosto: Manifestazione Tornare a Itaca – Grimaldi (CS).

2016 22 Agosto: Riace (RC) a seguire concerto dei Kidida

2016  23 Agosto: “Festival delle Migrazioni” ad Acquaformosa (CS) a seguire concerto dei Kidida

2016 28 Agosto Norwich Radical Film Festival – Norwich – United Kingdom

LINKS Press:

http://www.raicinema.rai.it/dl/RaiCinema/site/News/ContentItem-c723231a-9ddf-4d53-8be9-7a946e39f711.html

http://www.visionidalmondo.it/premiazione/

http://www.agi.it/rubriche/africa/2016/07/19/news/africa_redemption_song_documentario_per_riscattare_continente-951788/

http://www.sosdirittiumani.it/redemption-song-un-nuovo-punto-di-vista-sullimmigrazione/

http://www.afriradio.it/i-film-che-raccontano-lafrica-che-cambia

http://cinemovel.tv/festa-mobile-save-the-date/

http://www.filmindipendenti.com/wordpress/2015/12/17/redemption-song-di-cristina-mantis-1/

http://d.repubblica.it/attualita/2016/04/18/news/docu-film_documentario_registe-3053619/

http://www.lequotidien.sn/index.php/culture/projection-du-film-redemption-song-l-emigration-africaine-vue-par-une-italienne

http://www.loschermo.it/articoli/view/79010

http://www.lindro.it/lafrica-sta-morendo-sulla-strada-per-leuropa/

http://www.cinemamente.com/redemption-song-recensione/

http://www.indie-eye.it/cinema/news/sguardi-altrove-xxiii-redemption-song-di-cristina-mantis-aboukabar-cissoko.html

http://www.mondospettacolo.com/redemption-songs-il-documentario-di-cristina-mantis/

http://www.mmasciata.it/opinioni/7699_7699/

https://www.amnesty.ch/it/chi-siamo/appuntamenti/othermovie-lugano-film-festival-redemption-song

http://www.taxidrivers.it/71348/festival/redemption-song-in-anteprima-al-festival-internazionale-del-documentario.html

http://www.africanbamba.org/africanbamba-human-rights-film-festival-4-edition-3-7-march-2016

http://www.cafoscarialumni.it/eventi/together-we-shape-it-nell-oggi-vive-l-italia-di-domani-inclusiva-aperta-e-cosmopolita

http://www.officinebabilonia.org/?p=1116

http://www.quicosenza.it/news/magazine/65872-la-regista-calabrese-cristina-mantis-vince-il-premio-rai-cinema-con-un-documentario-sulle-condizioni-dei-migranti

http://www.movimentofilm.it

http://www.mymovies.it/film/2015/redemptionsong/

http://www.lametino.it/Eventi/concluso-festival-delle-migrazioni-ad-acquaformosa-il-progetto-sara-presentato-anche-a-papa-francesco.html

http://www.corrieredellacalabria.it/index.php/cultura-e-spettacoli/item/49070-un-successo-la-quinta-edizione-del-festival-delle-migrazioni.html

http://www.lagazzettadilucca.it/politica/2016/04/immigrazione-cecchetti-professionista-della-politica-attacca-i-professionisti-della-paura/

http://trimestrale.amnesty.it/redemption-song/

http://www.riverflash.it/wordpress/?p=58376

http://www.cn24tv.it/news/136206/immigrazione-presentazione-del-docufilm-redemption-song.html

http://www.fondazionecsc.it/events_detail.jsp?IDAREA=16&ID_EVENT=1787&GTEMPLATE=ct_home.jsp

https://www.google.it/?gws_rd=ssl#q=cristina+mantis+redemption+song

http://www.cinemaitaliano.info/redemptionsong

http://www.sardegnareporter.it/visioni-solidali-2016-mercoledi-20-luglio-sassari-amnesty-international-presenta-redemption-song/

http://cinema.ilsole24ore.com/film-brevi/2015-12-14/visioni-mondo-vincitori-WP-00084832.php

http://www.quotidianodelsud.it/calabria/societa-cultura/2015/12/14/ad-regista-calabrese-premio-visioni-mondo-redemption-song

http://www.solariafilm.it/produzioni-redemption-song-di-cristina-mantis.html

http://www.cinematografo.it/news/visioni-dal-mondo-i-vincitori/

http://www.pressenza.com/it/2015/12/redemption-song-un-nuovo-punto-di-vista-sullimmigrazione/

http://www.retetre.tv/index.php/2015/12/16/cinema-la-praiese-cristina-felicetti-premiata-al-festival-visioni-dal-mondo/

http://www.videondo.com/detail/redemption-song-di-cristina-mantis-parte-2-JQ76K/

http://www.calabriapage.it/cultura/2015_12_14/redemption-song-documentario-calabrese-vince-visioni-dal-mondo_10870

http://www.documentaristi.it/news/2471.htm

http://www.artapartofculture.net/2014/03/10/redemption-song-e-capoeira-do-quilombo-due-progetti-per-il-brasile-cristina-mantis-e-agnese-ricchi-intervista/

https://lorasiamonoi.wordpress.com/2016/06/19/redemption-song-per-i-migranti-di-cosenza/

http://www.radio3.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-032ae241-c326-46c4-9654-5783a59c2e9b.html

http://www.nuovacosenza.com/hint/16/giu/20/redemptionsong.html

http://www.quicosenza.it/news/magazine/96555-a-cosenza-proiezione-del-documentario-redemption-song-di-cristina-mantis

http://www.tevereartgallery.net/event/senegal-festa-dellindipendenza/

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http://www.cn24tv.it/news/136206/immigrazione-presentazione-del-docufilm-redemption-song.html

http://247.libero.it/rfocus/26402170/0/il-23-redemption-song-di-cristina-mantis-alle-officine-babilonia-di-cosenza/

http://www.ottoetrenta.it/attualita/per-la-giornata-mondiale-del-rifugiato-a-cosenza-proiezione-del-documentario-redemption-song/

http://frontierenews.it/2015/12/redemption-song-tra-nuove-schiavitu-e-il-ricordo-di-thomas-sankara/

http://www.gonews.it/2016/05/04/allauditorium-della-fondazione-banca-del-monte-film-documentario-redemption-song/

http://www.luccaindiretta.it/cultura-e-spettacoli/itemlist/tag/Redemption%20song.html

http://zero.eu/roma/eventi/47191-romafrica-film-festival-2/

http://www.amnesty.it/Milano-22-e-23-marzo-a-Sguardi-altrove-due-incontri-di-approfondimento

http://www.affaritaliani.it/culturaspettacoli/redemption-song-di-mantis-in-concorso-a-visioni-dal-mondo-395874.html?ref=rss

http://www.razzismobruttastoria.net/2016/03/24/21-marzo-giornata-mondiale-contro-il-razzismo-come-andata/

http://www.nwart.it/www.nwart.it/Eventi_Video__Foto/Pagine/Grammelot.html

https://www.infoafrica.it/2016/07/04/romafrica-film-festival-3-con-i-documentari-una-finestra-sul-continente/

http://www.snc.it/context.jsp?ID_LINK=307&

http://agensir.it/quotidiano/2016/6/10/cinema-e-migrazione-da-oggi-a-roma-la-rassegna-s-cambiamo-il-mondo/

http://www.cinemaitaliano.info/news/36731/parte-la-carovana-2016-di-libero-cinema-in.html

http://www.giuntiscuola.it/sesamo/magazine/news/libero-cinema-in-libera-terra-festival-del-cinema-itinerante-contro-le-mafie/

http://www.brownpapertickets.com/event/2570333

http://norwichradicalfilmfestival.com/films

 

Lezione di Crowdfunding n°27. Va bene la tecnica, ma attenti alle emozioni.

Più passano i mesi e più gli italiani  sono informati. Articoli, corsi, campagne di successo. Il crowdfunding è onnipresente e onnicitato.  La parola crowdfunding, che un giornalista presente alla conferenza stampa di www.innamoratidellacultura.it nel lontano 2014  al Circolo dei Lettori di Torino aveva  trascritto come “crowdfunfing”, è entrata nel vocabolario dei giovani e, nel caso della cultura, anche di quella  fascia di donatori di età compresa fra i 40 e i 60 che, comunque, anche se ha compreso  che “crowdfunding” sta per colletta, insiste a voler pagare con il bonifico bancario perchè non si fida dei sistemi di pagamento digitale ma crede nell’unione di tante piccole somme per raggiungere un grande obiettivo comune.

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Assodato che il crowfunding è una raccolta di soldi espletata con l’aiuto di strumenti digitali  e che si differenzia  da qualsiasi altra raccolta fondi perché 1) è trasparente ; 2) raggiunge potenzialmente un pubblico vastissimo, gli aspetti prettamente tecnici e professionali del crowdfunding sono ancora poco conosciuti alla stragrande maggioranza delle persone.

Le credenze che mi sono trovata quasi quotidianamente a sfatare sono, per esempio, il mito che sia la piattaforma a raccogliere. Non è vero o, meglio, è vero solo in alcuni casi, pochi e fortunati.  Un altro aspetto che mi viene confessato dai progettisti è la paura di non raccogliere.  Di questa paura esiste anche la versione “non riuscirò a raggiungere l’obiettivo” che nella sua trasformazione più perversa induce alcune persone a pubblicare la campagna e a non occuparsene con il risultato evidente che la campagna non raccoglie per davvero. Perché non raccoglie? Perché hai avuto paura, principalmente di avere successo.

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I corsi di crowdfunding si trovano ormai un po’ dappertutto e  ci sono in circolazione diversi professionisti validi e preparati. Trovo sempre utile che il progettista arrivi alla campagna pronto e ben strutturato perchè la campagna ne beneficia.

Rimane però il fatto che i corsi di crowfunding trattano solamente gli aspetti tecnici e professionali. Le persone, una volta definite le varie strategie di comunicazione e promozione, rimangono dal sole a gestire un’attività che mi sento di definire ad alto tasso di emozione ed è questo fattore che poi, prima di qualsiasi altra attività, determina o meno il successo della campagna.

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PAURA

Quando si inizia qualcosa di nuovo,  la paura è certamente l’emozione dominante. Nello specifico, decidere di lanciarsi in una attività di raccolta fondi genera paura. C’è la paura dell’ignoto perché non si sa esattamente che cosa ci aspetta. C’è la paura del fallimento legata all’obiettivo che, se non viene raggiunto, può creare molti tipi di problema. Da quelli semplicemente legati alla non realizzazione dell’idea alla paura di perdere la faccia con le persone che abbiamo coinvolto.

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ANSIA

La versione light della paura è l’ansia. Una campagna gestita correttamente ha ritmi estremante sostenuti. Raggiungere l’obiettivo in tot giorni genera ansia. Ci sono tante cose da fare, le mail da inviare, gli eventi da organizzare, le telefonate, i social da gestire e i recall. Una vera miniera di ansia.

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CHIAREZZA

Per raggiungere un obiettivo, di qualsiasi genere, è necessario essere chiari,  Con sé stessi e con gli altri.  Quello che si vuole raggiungere va definito con esattezza  focalizzando con decisione la direzione da intraprendere e mantenendo il focus fino a quando si è arrivati alla meta.

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FIDUCIA

Una campagna di crowdfunding ha successo perché si basa su una strategia. Se però non si crede fermamente le cose non avvengono. Ho osservato in molte occasioni che i progettisti fiduciosi, quelli che erano stati in grado di lasciar andare la paura e procedevano nelle attività  con determinata fiducia, sono quelli che hanno raccolto e, spesso, hanno inspiegabilmente ricevuto donazioni da perfetti sconosciuti.

Per concludere, il crowfunding in ambito culturale   non tocca il cuore come accade, per esempio, con una campagna di raccolta fondi per le vittime del terremoto. Questo tipo di raccolta non ha bisogno di essere spinta o promossa perché è una iniziativa che tocca corde profonde. Per la cultura le leve che vengono toccate sono altre. Ecco perché l’attitudine interiore del progettista è determinante. E’ l’amore per il proprio sogno che deve essere trasmesso alle persone. La passione e l’entusiasmo per il proprio lavoro e l’emozione di vivere fino in fondo il viaggio lasciando andare la tensione per il risultato.

Emanuela Negro-Ferrero – enf@innamoratidellacultura.it

Hai un’idea in mente? Parliamone insieme!

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Fare rete. Costruire relazioni. Divertirsi. Ecco svelato il segreto del crowdfunding.

Le lunghe estati  italiane sono spesso rallegrate dal passaggio della  banda musicale locale. Colorata, rumorosa, divertente, la banda musicale procede in mezzo alla folla festante preceduta dalle complicate coreografie delle majorette. Che cosa distingue una banda musicale da un’orchestra? Una banda musicale, o semplicemente banda, o anche orchestra di fiati è un complesso musicale formato esclusivamente da strumenti musicali a fiato e a percussione dove gli strumenti a fiato di tutti i “tagli” cioè da piccini a grandi, sostituiscono quelli ad arco. Le bande presentano un corpo  estremamente eterogeneo e presentano varianti a seconda delle zone geografiche, dalle tradizioni locali e dalla disponibilità economica degli strumentisti. Esistono bande professionali dove il livello dei musicisti è molto alto, e bande amatoriali di livello dilettantistico. Come curiosità, vi informo che per quanto riguarda la sfera accademica, nei conservatori di musica è da molto tempo possibile conseguire il diploma in Strumentazione per Banda.

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Fino alla fine di agosto è possibile aiutare con una donazione la banda musicale di Busseto che per festeggiare i suoi 200 anni di vita ha deciso di lanciare una  campagna di crowdfunding.

Il progetto lo trovate pubblicato sul nostro sito al link https://www.innamoratidellacultura.it/campaigns/festival-bandistico-citta-busseto2/#.V6TlNfmLTIU

Il festival è stata ideato per finanziare due giornate (17 e 18 settembre ) che, nell’intenzione dei progettisti,  vogliono essere un momento di incontro musicale,  scambio culturale e di amicizia all’insegna della bella musica e del buon cibo. Il programma prevede concerti, sfilate in corteo e la possibilità per chi dona di diventare praticante suonatore.

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A questo punto  chi di voi sta leggendo  si pone la domanda: perchè dovrei donare?  La risposta è semplice. Diverse ricerche accademiche hanno indicato che le persone sostengono le campagne di crowdfunding perché il progetto li ha convinti e li coinvolge. Emotivamente o fisicamente, è un dato di fatto che se  il progettista riesce a creare un legame empatico con le persone che lo sostengono  (o che potrebbero farlo) , la costruzione della rete di supporto attorno alla campagna si crea  molto velocemente.

Quando una campagna non raccoglie, quindi,  il motivo è sempre e solo uno. Il progettista non sta costruendo le giuste relazioni.

Penso che il crowdfunding sia arrivato nella nostra società in un momento che si può definire allo stesso critico e speciale.

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Le ondate di persone in fuga dalle guerre mettono alla prova la nostra capacità di accogliere e integrare a diversi livelli. Il crowdfunding è un ottimo  banco di prova della nostra capacità di provare  empatia. Chi ha già condotto una campagna sa che  per ricevere sostegno non è sufficiente la simpatia personale.

Sa anche che è fondamentale  i costruire intorno al progetto  una forte rete di sostegno e di consenso . L’idea che mi sono fatta, osservando le campagne ben riuscite, è che una campagna di crowdfunding può dire di aver avuto successo non solo perchè ha raggiunto l’obiettivo economico ma, anche e soprattutto,perchè ha saputo costruire un network di appassionati sostenitori .

Ma come si fa a coinvolgere le persone Il termine corretto è “engagement”.  Cioè “coinvolgimento”.  Sui social media come  nella vita reale. Senza “engagement” non si creano relazioni e senza relazioni niente e nessuno può esistere.  Tanto meno una campagna di crowdfunding che ha bisogno come l’aria di essere condivisa,  diffusa e amata.

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Il Festival di Busseto è una bellissima iniziativa tutta italiana. Ha bisogno di essere amata, condivisa e diffusa. Fatelo mentre siete sdraiati al sole. Basta un click dal cellulare o due parole scambiate con i vicini di cellulare.

Emanuela Negro-Ferrero – enf@innamoratidellacultura.it

Lezione di Crowdfunding n°26. Serve un manager per gestire la campagna? Si, serve.

La media di successo delle campagne di crowdfunding in Italia (come in Europa e in USA)  è attestata su circa il 30%. Questo significa che su dieci campagne pubblicate solo tre  raggiungono il loro obiettivo. Perchè? I motivi sono tanti e,  perlomeno questa è la mia esperienza, , la causa  principale del fallimento di una campagna di crowdfunding è la mancanza di una programmazione strategica e, sembra incredibile ma è vero,  la non gestione della campagna stessa. “Che cosa devo fare?” – mi chiedono quando la loro campagna è online da giorni ma risulta  “inchiodata”. Strategia, azione mirata ,comunicazione intelligente, un piano di eventi ben costruiti lungo il percorso.  Ecco che cosa si deve fare.


progettazione culturale

Sul mercato negli ultimi due anni, si sono fatti avanti molti  professionisti disposti ad accompagnare le campagne sia nella fase di preparazione che di raccolta vera e propria. Nella solita jungla italiana dove tutti sanno fare tutto, come si può distinguere chi ci può veramente aiutare da chi invece no?  Un primo suggerimento è quello di dare un’occhiata ai profili Linkedin, ai siti personali e ai blog così come ai profili social e agli eventuali commenti pubblicati in rete sul professionista.  Poi , è fondamentale verificare  la case history delle campagne seguite e i risultati che sono stati ottenuti.

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Di che cosa si occupa esattamente il crowdfunding manager e in che cosa consiste il management di una campagna? Non è semplice spiegare nel dettaglio il lavoro che viene svolto da un crowdfunding manager che, come ho gia scritto prima, è un professionista esperto, spesso e volentieri laureato il quale, per portare un progetto a raccogliere donazioni impiega molte ore di tempo e mette a disposizione un ricco bagaglio di competenze acquisite studiando diverse discipline e , ovviamente, maturate sul campo.

Per farmi capire meglio, immaginiamo di dover mettere online la campagna di raccolta fondi per il restauro della fortezza del Girifalco. Possiamo vederla pubblicata al link https://www.innamoratidellacultura.it/campaigns/fortezza-girifalco-cortona/#.V4UL5_mLTIU attiva e in raccolta. Ma che cosa è successo prima che venisse pubblicata? Perché è stata intitolata in questo modo? Come mai il video è raccontato da un’attrice e non dai progettisti? Come è stata costruito il piano delle ricompense?

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In base a queste domande e all’obiettivo di raccolta da raggiungere, il professionista decide come costruire il piano di comunicazione scrivendo il documento  strategico necessario a penetrare il mercato con il giusto tono di voce. Se è il caso, si occupa di aiutare il progettista consigliandolo nella costruzione dei contenuti : scrivere il testo descrittivo, ideare uno script per il video ( è una breve sceneggiatura) pianificare le ricompense verificando che siano veramente in grado di attirare l’attenzione dei potenziali donatori.

E poi crea la strategia di comunicazione digitale. Che non si limita a postare notizie un paio di volte al giorno su Facebook o su Twitter. Ma è lo studio accurato di un piano editoriale  pensato per creare engagement e possibilmente sincronizzato   alla pianificazione degli eventi. Comprende azioni di digital PR e la costruzione di interazioni con gli influencer.  Ormai è noto che siano proprio gli eventi  le situazioni migliori per effettuare la raccolta delle donazioni.  Mi chiedo come mai la  maggior parte dei progettisti non si preoccupa di organizzarli. Credo faccia parte dell’idea che una volta online i soldi arrivano quasi magicamente. Non è così. Per diffondere la propria idea agli altri e convincerli a sostenerla, ci si deve dedicare e metterci la faccia..

Tutto questo lavoro di preparazione, se eseguito con accuratezza, generalmente porta la campagna ad avere successo. Facendo però attenzione a un aspetto che in molti non comprendono : in nessun caso il manager si sostituisce al chi fa la campagna. Coadiuva. Consiglia. Supporta. Ma non la gestisce.

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La cosa che generalmente funziona meglio è allestire una squadra di persone, ognuna con un ruolo preciso , che il crowdfunding manager coordina. E il costo? Preferisco definirlo un investimento. . Che in quanto tale può anche non dare i frutti sperati. Ma, chi non risica non rosica. Meglio spendere un pochino per strategia e comunicazione che non raccogliere del tutto.

La piattaforma www.innamoratidellacultura.it offre un servizio di management e strategia. Se siete interessati inviate una mail a enf@innamoratidellacultura.i t

Al vostro successo!

 

Emanuela Negro-Ferrero  – ceo www.innamoratidellacultura.it

 

Cultura in Val di Susa? Si, dal 9 luglio parte il festival letterario “Borgate dal Vivo”. 19 autori per 17 comuni.

 

Il primo appuntamento sarà  il 9 di luglio ad Exilles. Più precisamente a Salbertrand, borgata Deveys. I due autori che per primi hanno accettato la sfida sono Margherita Oggero e Laura Travaini.

San Giorio

San Giorio

Da quella data in avanti, per tutta la durata dell’estate, gli incontri con autori celebri  si succederanno con cadenza settimanale toccando 17 comuni dell’alta e bassa Valle di Susa. In tutto sono 19 presentazioni. I nomi? Oltre alle due scrittrici appena nominate, sarà possibile ascoltare Luca Ragagnin, Guido Catalano, Valentina Stella, Perangelo Chiolero, Enrico Pandiani, Alessio Cuffaro, Luca Mercalli, Alice Basso, Beppe Gandolfo, Matteo Poletti, Dante Alpe, Vito Ferro, Gianni Oliva, Giuseppe Culicchia, Elena Varvello, Cristiano De Andrè e Fabrizio Arietti.

L’aspetto  straordinario di questo Festival letterario è stata la “chiamata alle armi” promossa da Alberto Milesi, Presidente dell’Associazione Revejo e dal sindaco del comune di san Giorgio (vicino a Susa).  Perchè parlare di cultura è una cosa. Farla è altro. I comuni italiani, soprattutto quelli piccoli, non hanno soldi da spendere per la cultura. La conseguenza è che poco o nulla viene fatto.

 

Casaforte di Chianocco

Casaforte di Chianocco

Da qui l’idea di organizzare una campagna di raccolta fondi dal basso per realizzare un festival estivo che andasse a toccare i comuni minori con un offerta in grado di invogliare i  turisti .

La campagna di crowdfunding, sin dalle sue prime fasi di progettazione, è stata pensata per sensibilizzare il pubblico e farlo sentire partecipe dell’iniziativa. La vera novità, realizzata grazie alla determinazione e all’entusiasmo di Alberto è il coinvolgimento in prima persona degli amministratori dei comuni i quali , oltre ad aver aderito subito,  hanno deciso di comprendere l’importanza del Festival  donando in prima persona.  A dimostrazione che “insieme si può fare” e che un evento culturale di alto profilo può essere organizzato anche senza spendere budget milionari.

Novalesa

Novalesa

L’obiettivo economico della campagna è di 4500 euro e servirà per coprire tutti i costi organizzativi e logistici. Alberto Milesi per invogliare le donazioni ha studiato una ricca offerta di “ricompense”. Leggiamo sul sito che ci sono prodotti locali, i consueti ringraziamenti  oltre a  modalità di interazione con gli autori davvero interessanti.  Per esempio, con 50 euro si può ricevere il libro scritto dal proprio autore preferito con autografo personalizzato e dedica. Se si vogliono avere  tutti i libri , autore per autore,  con 800 euro  ci si mette in casa una collezione autografata.

Per donare  basterà digitare https://www.innamoratidellacultura.it/campaigns/borgate-dal-vivo-i-libri-tornano-scuola/#.V3jPg_mLTIU , scegliere la cifra che si intende offrire  ad Alberto per il Festival  e poi pagare utilizzando  uno dei sistemi di pagamento sicuri che la piattaforma mette a disposizione: STRIPE e PAYPAL.

Il programma del festival è visibile sul sito di Revejo  http://revejo.it/index.php/2016/06/30/borgate-dal-vivo-il-calendario-completo/   L’idea di base è quella di seguire gli autori di tappa in tappa andando alla scoperta di una  montagna sconosciuta, fatta di sapori locali, di piccoli rifugi dove assaporare le “tome” e bere grappe inedite esplorando  luoghi meravigliosi e selvaggi posti al di fuori delle tratte consuete.  Il  festival tocca comuni conosciuti come Bardonecchia e Ulzio ma  il cuore batterà forte davanti  alla magia antica di Novalesa ai paesaggi crudi di Venaus e alla magnificenza di Caprie.

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Il commento che possiamo fare, oltre all’augurio che la campagna superi il suo obiettivo,  è quello di venire in tanti al festival “Borgate dal Vivo”. Di partecipare in prima persona ,coinvolgendo gli amici e facendo festa tutti insieme.  Il crowdfunding serve a questo. A creare un ponte fra lo spettacolo e lo spettatore realizzando progetti di partecipazione comunitaria.

Emanuela Negro-Ferrero –        enf@innamoratidellacultura.it

Lezione di Crowdfunding n° 25 – Quale materiale produrre?

Realizzare una campagna di crowdfunding implica la preparazione di materiale e, conseguentemente, dei costi che seppur minimi, sono da  considerare e includere nel computo generale del progetto.

E’ vero che il crowdfunding serve a raccogliere fondi in situazioni in cui di soldi non ce ne sono proprio, ma è anche vero che una presentazione insufficiente o costruita senza l’opportuna programmazione può mettere a rischio la buona riuscita dell’impresa.

Le piattaforme mettono a disposizione gratuitamente una pagina web su cui è necessario caricare:

  • titolo della campagna
  • call to action
  • video pitch
  • testo di presentazione
  • immagine guida della campagna

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  Il titolo

Sembra banale, ma il titolo della vostra campagna apparirà ovunque e,  se non piace  o se la frase “non aggrappa”, sarà poi difficile cambiarla in corsa.  Quindi, il titolo della vostra campagna di crowdfunding va pensato con estrema attenzione.

Chiedendo ai vostri amici che cose ne pensano. Con umiltà e apertura mentale nei confronti di chi ha  punti di vista diversi dal vostro. Spesso  chi non è coinvolto nel progetto ci vede più chiaro!

Il titolo deve saper  spiegare di che cosa si sta parlando . Non deve essere troppo lungo. Perché? Faccio un esempio pratico. Provate a inserire su Twitter ogni volta#compagniadellarivoltellavaallaguerraconlacommediastoricadellarte …è impossibile, incomprensibile, inutile e dannoso.

Vero, non siamo tutti copywriter ma un amico con delle buone idee lo si può sempre trovare.

La call to action

Il marketing è ricco  di termini inglesi e  le persone non addette ai lavori non capiscono. La call to action, che letteralmente significa “chiamata all’azione” è quell’invito dato in maniera più o mena esplicita ad agire. In una campagna di crowdfunding si possono  utilizzare diversi termini come “dona” , “schiaccia il pulsante”,  “compila il form” , “metti un like” oppure “condividi”. Sono tutti inviti rivolti alle persone e devono essere dati in maniera garbata e coinvolgente.

In linea generale, il consiglio che mi sento di dare è quello di essere sempre semplici e diretti. Le campagne vincenti parlano chiaro. Esplicitano le loro richieste dicendo all’utente che cosa deve fare, perché deve farlo e che cosa ne riceverà in cambio.

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Il video pitch         

Il video di presentazione della campagna è il  golem di tutti progettisti.  Ricevo molte chiamate da parte di persone che vogliono sapere   come devono fare il video. Quanto deve durare. Se può avere la musica oppure no. Ci possono essere delle scritte?

Deve essere girato all’aperto, in casa, con immagini o animazioni? La risposta è che non esiste una ricetta uguale per tutti.

Ma il video di presentazione è quello che può circolare in forma virale sui social . E’ lo strumento che, se piace, viene cliccato, commentato e condiviso . Quindi perché lesinare? La qualità è fondamentale.  Come si può progettare un buon video? Avete mai sentito parlare dello script? Si tratta di definire su un foglio di carta le scene e i testi corrispondenti. In questo modo i contenuti verranno riportati correttamente, e anche i tempi. Quanto deve durare un video pitch? Due minuti e mezzo, massimo tre. Oltre questo tempo le persone si annoiano.

Per realizzare il video pitch si può usare una macchina fotografica, una videocamera digitale ma anche uno smartphone di buona qualità. Occhio alla luce, l’effetto Bela Lugosi è sempre in agguato e attenzione a non cadere sull’audio (che deve essere chiaro e dare un risultato piacevole). In esterno, luce e audio possono presentare dei problemi , ma anche una ripresa all’interno può risultare poco luminosa.

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Per la post produzione, se non avete un amico esperto che vi aiuta, consiglio di caricare il video sul computer e poi di procedere alla produzione vera e propria, magari utilizzando programmi come Final Cut o Premiere Pro.

Una volta che il video è pronto lo dovrete caricare su Vimeo o You Tube in uno dei molti formati approvati e da lì sulla piattaforma.

 

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Tips utili

1 – realizzate un video appositamente per la campagna

2 – metteteci la faccia cioè, parlate in prima persona dicendo chi siete, che cosa state facendo e quanto volete raccogliere e perché. Con entusiasmo!

3 – se siete un gruppo, che si veda anche il gruppo

4 – spiegate con calma e senza cadere nella questua i lati positivi del vostro progetto

5 – convincete le persone che sostenere il vostro progetto li renderà parte di qualcosa di speciale e che voi avete veramente bisogno di loro

6- ringraziare. Sorridendo. Grazie, grazie, grazie grazie

L’immagine guida

Al titolo verrà accoppiata un’immagine. Che sarà il tormentone della vostra campagna. Perché verrà messa ovunque: cartoline, shopper, sito web, e-mails ecc.

Deve essere bella, accattivante, saper raccontare la storia con un’immagine e, soprattutto, deve identificare voi e la vostra idea.

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Il testo di presentazione

Descrivere la propria idea. Non è facile ed è meglio farlo con chiarezza, ricchezza di particolari e informazioni e, soprattutto con quell’ingrediente che si chiama empatia. Raccontare  non è sufficiente. Bisogna invece coinvolgere, conquistare, sedurre.

Il crowdfunding è una tecnica nuova e come tale si muove e vive di dinamiche innovative. Giusto per far capire la differenza, ol vecchio testo da brochure primi anni ottanta non è vincente.

Tips utili

Frasi brevi

Cercate di usare un linguaggio che il vostro lettore possa riconoscere come suo

Non dare ordini, avete già la vostra call to action

Evidenziate i passaggi cruciali e le parole chiave

Offrire le vostre ricompense descrivendolo, magari anche con immagini

Fornite nel dettaglio che cosa farete del denaro, cifra per cifra

Spiegate come funziona il crowdfunding. Cioè la colletta.

Ispiratevi a campagne simili che hanno già avuto successo

Per finire, se è vero che voi siete il miglior ambasciatore della vostra idea , ricordate che non tutti sono esperti comunicatori .

Le possibilità sono due: farvi aiutare da amici professionisti.

Oppure optare per farvi assistere dalla piattaforma. La consulenza ha un costo, è vero, ma raggiungere il risultato è sempre meglio che provarci e basta.

Emanuela Negro-Ferrero –  www.innamoratidellacultura.it