I primi quindici giorni di presenza online di Innamorati della Cultura sono stati determinati per definire alcune importanti linee guida. Un conto è lavorare all’organizzazione di un portale quando questo è offline, ben altra cosa è lavorarci quando si è online.
La presentazione stampa e i relativi articoli sui quotidiani hanno dato un notevole impulso e hanno velocizzato tutta una serie di passaggi che pensavamo di affrontare solo dopo. In effetti, guardando il percorso tracciato dal tutor, siamo avanti di due mesi secchi rispetto a quanto concordato. Talmente avanti che ora dobbiamo crescere, diventare società, iscriverci al Registro delle Imprese Innovative e trasformarci in una vera e propria Start Up. Con tutti i vantaggi che questo comporta. Ma si sa, la bellezza è nel viaggio, non nel risultato. Il viaggio, che nello specifico consiste nella costruzione di un progetto di comunicazione basato sul crowdfunding, è tutt’altro che confortevole. A tratti somiglia alla traversata della steppa siberiana, perché tutto quello che fai ti si rivolta contro; in altri momenti è gratificante e la sensazione è quella di essere su una spiaggia caraibica con un bicchiere di succo di frutta fra le mani. Questo perché la raccolta fondi procede a gonfie vele e sei sommersa di telefonate, sms e mail. Alcune di queste sono cariche di di complimenti e altre, la maggior parte, contengono richieste di ogni genere.
Dai creatori (che vogliono informazioni) alle aziende (che vogliono informazioni), dai colleghi (che vogliono informazioni) ai figli (che vogliono informazioni per sapere se hanno ancora una madre oppure no).
La sensazione diffusa, alla fine di giornate di 14 ore lavorative, è quella di non aver mai finito. Più spunto la lista delle cose da fare, più questa si allunga e cresce. Ecco perché, ad amore conclamato, è necessario fermarsi e fare il punto della situazione.
Decidere chi fa cosa, come lo si fa, quando e perché lo si fa. Tutto questo per offrire ai nostri Innamorati e Creatori un prodotto funzionante sotto ogni punto di vista (a questo fortunatamente ci pensa Lorenzo Pennacchioni).
Ad esempio, non è mica banale che, se ti iscrivi al portale e non sai qual è la tua password, ti arrivi una mail di risposta carina e ben scritta. Nessun software si sostituisce all’essere umano.
Quindi la mail va pensata e scritta, testata e inserita. Ogni giorno si aggiunge un pezzettino. Anzi, più di uno. Ma è talmente tanta la voglia di realizzare che fatica e impegno scorrono via veloci. Perché è scoppiato l’amore e non ci sono più mezze misure.