Il progetto “Gipo, lo zingaro di Barriera” verrà realizzato in tre step:
STEP 1: FILM DOCUMENTATARIO
L’idea di realizzare un film documentario su di lui è nata più di un anno fa, in tempi non sospetti. Ovviamente consideravamo un lavoro su di lui imprescindibile dalla sua presenza. Come poteva, il nostro racconto stare in piedi, senza i suoi travolgenti aneddoti, il suo modo unico di trasportarti nel suo mondo, i suoi guizzi, geniali e improvvisi? Ma Gipo ha sempre voluto fare di testa sua e anche questa volta è riuscito a sorprenderci andandosene prima dell’inizio delle riprese.
Che fare? Lasciar perdere? Raccontare la sua vita, la sua storia, la sua musica o chiuderci nella sua imponente assenza? Non ci abbiamo messo molto a decidere di andare avanti. Non tanto per Gipo che da lassù (o da laggiù) se la ride sornione pensando: “Mi m’na sbatu le bale”. Ma per i tanti che lo hanno conosciuto e lo hanno seguito in più di 50 anni di carriera idolatrandolo, alcuni come il nostro Johnny Cash. Ma soprattutto per le generazioni under 40, che di Gipo Farassino sanno poco o nulla e che vedono in lui solo i soliti luoghi comuni e i facili stereotipi: il cantore dialettale del Piemonte, sabaudo e conservatore, vecchio militante e fondatore, insieme ad Umberto Bossi, della Lega Nord.
Gipo Farassino è stato questo ma è stato soprattutto altro e di più.
[caption id="attachment_2969" align="aligncenter" width="745"] Gipo Farassino negli anni '60[/caption]
Iconoclasta e anarcoide, poliedrico e contraddittorio, spigoloso per natura. Diretto e privo di giri di parole, non aveva problemi a mandarti a quel paese quando le cose che dicevi non gli tornavano. Piemontese nell’anima e come tutti i piemontesi doc diffidente all’inverosimile.
Ma era anche uomo sincero, colmo di umanità, fedele ai propri principi, quelli di una volta. Soprattutto alle proprie radici. E in questa parola “radici” c’è l’anima di Gipo. Tutto il suo percorso musicale e artistico ha avuto sempre come riferimento non tanto e solo Torino e il Piemonte ma soprattutto la “Barriera” (che è la Barriera di Milano, il quartiere popolare in cui è nato), e più in generale una vicinanza spirituale verso le Barriere e cioè i luoghi più marginali e periferici della città, ma che in realtà rappresentano le arterie vive e pulsanti.
Luoghi spesso grigi nella Torino descritta da Gipo, dimenticati dal potere e dalla politica, brulicanti però di un’umanità variopinta spesso alla disperata ricerca di un modo, non sempre dignitoso ed edificante, per sbarcare il lunario. Perditempo, piccoli truffatori da quattro soldi, prostitute, operai consumati in fabbrica, musicisti da balere, avvinazzati da osteria. Nati, cresciuti e dimenticati ai confini delle Barriere: le storie di questi personaggi destinati ad un ineluttabile misero e anonimo destino vengono elevati e portati in “paradiso” nei pochi minuti di una canzone.
E a fianco di ognuno di questi personaggi, in quei luoghi, c’è Gipo Farassino. Fino a ieri, ed ora per sempre, un Barrierante, un “sìngher dla Bariera", uno zingaro della Barriera, come lui amava definirsi.
Era lui stesso ad affermare:
Sono un patriota della settima circoscrizione della Città di Torino, nato in Barriera, cresciuto e rimasto tale. Senza retorica amo scrivere e cantare di loro: personaggi veri o immaginari di quelle barriere; sempre loro, sempre gli stessi, sempre barrieranti. Il sangue non mente.
Incentrare la stragrande maggioranza del suo percorso artistico nella Barriera di Milano, da limite apparente è stata invece la chiave di volta che lo ha portato ad una dimensione “universale”. Cantare gli “ultimi”, entrare sempre di più all’interno di quel microcosmo brulicante di luoghi e personaggi altro non è che un viaggio sempre più profondo verso se stesso, verso la propria vera natura, verso un passato ed un’infanzia da cui lui non voleva staccarsi. Poetico nel toccare segni e archetipi che sono patrimonio di tutti.
Ma la sua non è stata solo una carriera musicale. La sua figura artistica è stata plurima. Da cantastorie ad attore e autore teatrale ad attore per il cinema e la televisione.
Con questo film vogliamo raccontare la storia di un uomo ma soprattutto il mondo di “Barriera” che sta dietro il suo percorso artistico e umano. Fuori dalla retorica e senza la volontà di costruire un “mito”. Un documentario autentico come il suo protagonista per riscoprirlo, rendergli omaggio, dargli il posto che si merita nel panorama artistico locale e nazionale.
Un’impostazione “classica” basata su interviste e archivio non ci sembrava adatta a raccontare un personaggio come Gipo. Per questo abbiamo deciso di costruire la trama intorno ad una figura che fungerà da motore narrativo. Una personalità vicina al mondo che andremo a raccontare che partirà alla “ricerca” di Gipo Farassino. Questa speciale “guida” sarà Luca Morino, noto musicista e leader cantante del gruppo musicale dei Mau Mau. Luca, spinto da un’irrefrenabile curiosità, entrerà in “Barriera” e andrà alla “ricerca” di Gipo e del suo mondo.
Seguendo la colonna sonora della sua vita, la musica avrà ovviamente nel film una parte fondamentale. Ma non ci saranno solo le sue canzoni. Ad omaggiarlo ci sarà infatti una fetta importante della Torino musicale, partendo da Luca Morino stesso per arrivare a coinvolgere nomi noti come Subsonica, Perturbazione e altri ancora. Tutti coloro che lo hanno incrociato nel suo lungo percorso e ai quali Gipo ha lasciato qualcosa.
Peché il nostro “sìngher dla Bariera” era così. Non poteva fare a meno di lasciarti un pezzettino di sé. Un pensiero, una risata, una briciola di pura umanità che ti rimanevano nel cuore. Per questo pensiamo che se lo meriti, Gipo, un documentario che lo racconti.
Per farlo abbiamo bisogno del contributo di tutti. Di tutti coloro che pensano che in qualche modo la sua persona, la sua musica, i suoi personaggi e le sue storie così intrise di verità, debbano continuare a vivere. Al di fuori della Barriera.
Il Film Documetario è realizzato da Endeniu e la Fondazione Caterina Farassino in associazione con l’etichetta Soulful Torino. Autori sono Alessandro Castelletto e Jimmy Soulful per la regia di Alessandro Castelletto.
STEP 2: CD, RACCOLTA MUSICALE
Come anticipato, al film parteciperanno alcuni musicisti torinesi contemporanei.
Il passo successivo sarà la realizzazione di un CD con una serie di contributi musicali.
Per quelle incredibili e talvolta dolorose coincidenze della vita, molti musicisti piemontesi si sono ritrovati almeno una volta nella vita a condividere qualche momento con Gipo, direttamente o indirettamente. Sul palco, oppure davanti a un piatto di pasta in qualche locale ancora aperto a notte fonda.
Prima di andarsene Gipo aveva a suo modo chiara la scena musicale torinese.
I tempi sono cambiati, le avventure da raccontare sono cambiate, la musica è cambiata.
Da qui una sua frase che era risuonata più o meno come “Sono tutti loro, i miei eredi”, parlando degli artisti di oggi.
Pensiamo quindi ad una colonna sonora del documentario che si concretizzerà nella realizzazione di un mini-album con la partecipazione di diversi artisti alle prese con delle proprie versioni delle canzoni di Gipo.
Il casting definitivo è in gran parte da confermare, ma sono già confermate le presenze di Subsonica, Perturbazione, El Tres, Luca Morino, Johnson Righeira.
Ringraziamo sin da ora i musicisti e i tecnici, consapevoli dell’energia e del tempo che richiede realizzare una nuova versione di un brano.
Arrangiamenti, registrazioni, mix, mastering, copertine, liberatorie, e chi più ne ha più ne metta.
Il CD verrà prodotto dalla Fondazione Caterina Onlus e la direzione artistica sarà curata da Ruggero Catania, uno dei suoi eredi, amico e musicista molto stimato da Gipo.
STEP 3: LIBRETTO DI SPARTITI
Un album da collezione che, per la prima volta in assoluto, rende disponibile la riproduzione degli spartiti musicali originali di alcune tra le canzoni più celebri di Gipo Farassino.
OBIETTIVI
- Film documentario. Obiettivo 13.000 €
- Cd musicale. Obiettivo 21.000 €
- Libretto con gli spartiti della canzoni più famose di Gipo. Obiettivo 26.000 €
Parte del ricavato della vendita del dvd, dei cd e del libretto verrà devoluta alla Fondazione Caterina Farassino, che si occupa di bambini in condizioni socio economiche disagiate.
Aiutateci a raggiungere i nostri obiettivi, perché nulla vale più del sorriso di un bambino.
Link utili
https://www.facebook.com/Gipolozingarodibarriera?fref=nf
https://vimeo.com/user9331462
http://www.fondazionecaterinafarassino.it/
http://www.gipofarassino.it/
https://twitter.com/GipoDoc?lang=it
http://www.soulfultorino.it/