Venerdì 8 aprile, in occasione della Ia edizione della Settimana delle Culture Digitali “Antonio Ruberti” indicata come #SCUD2016, abbiamo organizzato un incontro per parlare delle nuove professioni in ambito culturale legate al digitale e, in particolare, al crowdfunding in ambito culturale.
Sede dell’evento, che si svolgerà dalle ore 18.00 alle ore 19.00, è il nuovo acceleratore di imprese sociali “Rinascimenti Sociali” di Via Maria Vittoria 38. L’ingresso è libero sino ad esaurimento dei posti. Chi desiderasse avere maggiori informazioni può inviare una mail all’indirizzo accademiadelcrowdfunding@gmail.com oppure chiamare il numero 3311671779.
Il crowdfunding si compone di diverse professionalità legate al marketing, alla comunicazione, al digitale che verranno illustrate dalla CEO della piattaforma stessa, Emanuela Negro-Ferrero. Emanuela, laurea umanistica, master in comunicazione d’impresa e un importante bagaglio professionale nell’ambito della comunicazione, è stata contributor per il documento ufficiale dell’Agenda Digitale per le sezioni dedicate al “digitale divide” e al “gender digital divide”. Durante una conversazione informale con il pubblico individuerà le aree di competenza professionale legate al crowdfunding in ambito culturale indicando i percorsi formativi necessari per costruire la figura professionale del “crowdfunding manager”. Questo specifico lavoro, che racchiude dentro di sé diverse competenze, è ben conosciuto ed affermato all’estero.
Vista l’espansione del fenomeno crowdfunding anche in Italia, le potenzialità esistono e vanno supportate con adeguati percorsi formativi in previsione di mettere a frutto la propria formazione all’interno di enti museali, associazioni, comuni e/o aziende.
La Settimana delle Culture Digitali #SCUD2016 è promossa dalla Rete Digital Cultural Heritage, Arts & Humanities School è dedicata al Prof. Antonio Ruberti promotore nel 1991 della “Settimana della Cultura Scientifica”. Si tratta di una settimana di eventi dedicati al valore delle culture digitali in tutte le loro forme, organizzati dai membri della Digital Cultural Heritage, Arts & Humanities School e da qualunque altra organizzazione che aderisca al manifesto della iniziativa.
Sono previsti convegni, seminari, iniziative di orientamento, laboratori aperti, performance e ogni altra manifestazione o forma di comunicazione suggerita dalla creatività dei proponenti, purché efficace in funzione dell’obiettivo di divulgare una seria cultura digitale di base.
Facendo un passo indietro, che cos’è la DiCultHer School? Si tratta di un progetto formativo relativo a 5 linee di ricerca scientifica e a 14 aree tematiche trasversali. Le attività sono nate ufficialmente proprio a Torino il 9 novembre scorso. DiCultHer School è un progetto molto ampio ed innovativo perché si sviluppa fra circa 50 soggetti (fra cui troviamo Università, Istituti di Alta Formazione, Enti di Ricerca e organizzazioni cultural). Questi soggetti si sono riuniti siglando fra loro un “Accordo di Rete” finalizzato alla creazione di un vero e proprio Campus Virtuale in grado di aggregare i centri di eccellenza (pubblici e privati, nazionali ed internazionali) e trasformarli in poli formativi rispondenti alle esigenze formative del “Mercato Unico Digitale”: economia e management dell’arte e della cultura digitale, design di sistema del cultural heritage, scienze umane e digitali, beni culturali digitali, arte e comunicazione digitale. Contestualmente a questi ambiti di ricerca sono nati anche 14 gruppi di lavoro funzionali all’attività della scuola».
Il 9 novembre ha visto la luce anche il progetto di punta della DiCultHer School: TG CultHer .
Si tratta del primo telegiornale italiano dedicato alle culture digitali. Nato in collaborazione con InnovaTv , ha come mission quella di raccontare lo sviluppo delle culture digitali, le opportunità lavorative offerte e le attività realizzate dai numerosi componenti della Rete.
Il digitale avanza in tutti i settori. Il nostro straordinario patrimonio artistico e archiettonico richiede attività di conservazione legate al digitale. E’ proprio il caso di dirlo: chi si ferma è perduto.
Emanuela Negro-Ferrero – Ceo www.innamoratidellacultura.it