Gardentopia è uno dei progetti più interessanti promossi dalla Fondazione Matera Basilicata per celebrare l’anno di Matera Capitale Europea della Cultura.
Gardentopia si rivolge agli spazi dismessi, alle aree abbandonate, alle periferie, a quelle zone che stanno ai margini dal centro, dal turismo e dagli scambi: un’utopia verde che intende trasformare questi luoghi dimenticati in aiuole, giardini, orti accessibili a tutta la cittadinanza.
Coordinati dalla curatrice artistica Pelin Tan, artisti internazionali e architetti del paesaggio lavoreranno con la comunità, fianco a fianco con chi vive quei luoghi quotidianamente
Il 21 marzo,primo giorno di primavera,con la performance 100 Alberi per Gardentopia è stato inaugurato il Giardino Evolutivo della Fondazione Matera Basilicata 2019.
Dal 1982 natura e cultura insieme per la comunità.
L’evento ha tratto ispirazione dalla celebre opera di arte pubblica di Joseph Beuys, 7000 Oaks Trees (7000 alberi di quercia). L’artista tedesco nel 1982, in occasione della prestigiosa manifestazione di arte contemporanea Documenta 7 a Kassel, in Germania, ha proposto la piantumazione di 7000 querce nella città. Ogni albero era concepito come accoppiato ad una pietra in basalto. Il progetto venne terminato in cinque anni e da allora si è diffuso in altre città del mondo.
Al posto delle querce, nei giardini pubblici e collettivi della rete Gardentopia della Basilicata sono stati piantati cento alberi di molte varietà di frutti minori (susino, corbezzolo, fico, cotogno, azzeruolo, carruba, mela ecc) e la rete è così diventata un bene comune diffuso dal forte valore simbolico. Si tratta di 30 giardini di comunità individuati dalla Fondazione (6 a Matera, 1 a Potenza e 23 nel resto della regione).
Una festa in due fasi per una giornata memorabile.
La manifestazione del 21 marzo si è svolta in due parti ognuna condotta da due artisti, Luigi Coppola e Leone Contini. Il primo ha lavorato nel rione di Agna, a Casina Padula portando il suo approccio più umanistico illustrando l’origine delle piante. L’attività si è svolta insieme agli studenti delle scuole elementari e medie del quartiere e a quelli dell’istituto agrario e del Liceo artistico di Matera avviando la trasformazione degli spazi antistanti la sede dell’Open Design School in un giardino di comunità attraverso un processo partecipativo festoso e allegro.
Leone Contini, ha portato il suo lavoro artistico ad un livello astratto e concettuale mirato alla trasformazione dei giardini da spazi estetici a spazi fruibili per la comunità.
Nel pomeriggio, si sono riuniti i delegati di tutti i comuni che fanno parte della rete Gardentopia e gli abitanti del quartiere e i cittadini partecipando tutti insieme a un tour in risciò a tappe fra i giardini di comunità realizzati in città.
L’arte ha fatto la parte del leone con spettacoli e performance.
Le tappe sono state arricchite dalle performance artistiche realizzate Luigi Coppola attraverso la piantumazione degli alberi : al Giardino dei momenti uno spettacolo di magia con l’associazione “La Capa o sciuc”; ad Agoragri performance di food design con Cozigha Nomade; alla Pascoli, giardino Spighe Bianche (esibizione dei Cantori Materani diretti da Alessandra Barbaro. Il tour si è concluso ritornando al casino Padula con la performance di Contini e un dj set.
Partner del progetto è Coldiretti che ha offerto i cento alberi e le cento balle di fieno che andranno a definire lo spazio di un grande anfiteatro all’aperto e che per tutta la giornata ha offerto della frutta ai partecipanti.
Il Giardino Evolutivo è un progetto partecipativo che vuole sperimentare insieme a una vasta rete di giardini collettivi una visione aperta della pratica della riproduzione vegetale. Il concetto guida è prendere le distanze dalla logica della monocultura e dell’uniformità imposta dall’uomo a favore della contaminazione, della ibridazione e della complessità. Portando il messaggio a un livello livello sociale, il Giardino Evolutivo si pone come una rappresentazione della società attuale dimostrando concretamente come l’ibridazione porti nuova ricchezza liberando energie creative e risorse inaspettate.
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Redazione www.innamoratidellacultura.it