Non bisogna farsi ingannare dal titolo. La mostra dedicata a Modigliani esposta da venerdì – 13! – alla Gam di Torino con il titolo “Modigliani e la Bohème di Parigi” e prenotabile sul sito www.modiglianitorino.it su 90 opere, solo 8 pochine sono del grande maestro livornese. La mostra merita, molto bella e interessante, ma la sezione più ampia è dedicata alla Parigi del periodo bohèmien e offre quindi tutt’altro tipo di contenuto. La mostra è prodotta da Skira e il curatore, Jean Michel Bouhours, ha selezionato con estrema perizia solo 12 disegni di Modigliani e due sculture.
Amare la cultura significa anche e soprattutto andare alle inaugurazioni . Sono occasioni preziose perché consentono di stazionare davanti alle opere senza incorrere nei rimbrotti di chi attende il suo turno. Di incontrare amici e conoscenti in un clima informale. Interessante e misteriosa la testa femminile. ,Ricorda in maniera impressionante quella del famoso scherzo organizzato anni fa proprio a Livorno da un gruppo di studenti. Guardando bene e leggendo le spiegazioni, in effetti si nota la forte influenza dell’arte africana, nella stilizzazione e semplificazione estrema dei tratti. Il collo lungo, gli occhi a mandorla. Modigliani nel suo purismo è molto africano. Il percorso, che inizia con bellissimi ritratti di Modigliani, si snoda fra pareti e divisori di un bel colore azzurro carta da zucchero e continua, dopo le sculture, con le opere intense, colorate e affascinanti di grandi artisti :Picasso, Chagall, Fattori Utrillo, Soutine, Brancusi, Dufy.
La natura morta di Setge Feral è un vero incanto . A onore del vero, non si tratta di una mostra sul periodo bohèmien. Entrando ci si aspetta Modigliani. Non è andata così. Non eravamo pronti, non avevamo letto niente per prepararci. L’unica in casi come questo è di andare a sensazione. Forse è poprio questo l’approccio corretto all’arte. Allora, se emozione deve essere, che le opere in mostra siano meno numericamente parlando e più artisticamente divagando.
redazione – www.innamoratidellacultura.it