Quando si decide di organizzare una campagna di crowdfunding è meglio procedere da soli oppure in compagnia? C’è poco da fare, salvo qualche caso rarissimo dietro ogni progetto di successo c’è sempre una squadra di creatori che lavora unita per realizzarlo.
Il motivo è facilmente comprensibile. Condividere insieme ad altre persone il lavoro di condurre una campagna significa che ogni singolo membro del gruppo ha più tempo ed energie a disposizione per concentrarsi su ciò che sta facendo, massimizzando gli sforzi e i compiti anche in base alle competenze e alle inclinazioni personali. Inoltre è utile e bello avere qualcuno con cui condividere successi e sfide.
Dopo aver seguito diverse campagne, in base al risultato ottenuto, pensiamo che questo breve elenco possa aiutarti a costruire una squadra efficace per condurre al meglio la tua campagna di crowdfunding.: verso l’infinito e oltre!
- Appena l’idea ha preso forma, per trovare persone che possano lavorare insieme a te la cosa migliore è chiedere aiuto alla tua comunità di riferimento. Il compagno di viaggio ideale spesso è un amico, un collega di lavoro, la persona con cui suoni nella band o vai a correre, il fidanzato o la fidanzata, un parente. Non hai idee? Prova a scrivere una lista di persone e chiediti con quanti di loro ti piacerebbe lavorare. Sii chiaro e spiega bene che cosa vuoi fare.
2. Tutte le persone del tuo “Dream Team” devono conoscere l’idea progettuale sin nei minimi dettagli. Magari hanno buone idee per migliorarla. In ogni caso devo conoscere tutto, punti di debolezza e di forza perché quando si tratterà di comunicarla e diffonderla dovrete agire “uno per tutti e tutti per uno” .
- Sembra un suggerimento superfluo ma vi assicuriamo che non lo è. L’unione della squadra nasce anche dalla creazione del materiale di comunicazione della campagna stessa. Più teste pensano meglio di una sola e organizzare una o più riunioni di brainstorming per settare e focalizzare il video, i contenuti, le immagini e le ricompense non può che rendere tutto più efficace.
- La programmazione della campagna è un altro punto di forza. Irrinunciabile. Se nella tua squadra riesci ad inserire una persona che si occupa di pianificare eventi (come serate e presentazioni, aperitivi) puoi aggiungere potenza alla tua raccolta perché, non ci stancheremo mai di dirlo, raccogli di più se “ci metti la faccia”.
- Sei bravo con i social? Hai tempo per seguire la comunicazione digitale? Se questo non è il tuo massimo talento fatti aiutare da qualcuno che sa farlo. L’importante è che quello che verrà scritto sia coerente con la tua campagna. Va bene tutto, video, aggiornamenti, ringraziamenti. Più post aggiungete, anche a pagamento, e più la vostra campagna avrà la possibilità di essere vista e condivisa.
- Chi fa parte del team deve essere riconosciuto. Metti le foto e i nomi nella pagina della tua campagna. Ringraziali man mano che il lavoro procede. Dai valore al loro impegno!
- Si calcola che ogni persona possa coinvolgerne altre dieci di cui due sicuramente possono donare. Chiedi a componenti del team di aiutarti a promuovere il progetto all’interno delle proprie cerchie di amic, parenti e colleghi.
- Prima di lanciare il progetto online assicurati di lavorare con persone che ti seguiranno durante l’intera campagna. Hai già lavorato con loro? Sono disponibili durante l’intera sequenza temporale o hanno altri progetti in arrivo? Durante la campagna è normale che si verifichi un po’ di stanchezza. Trova un modo per gratificarli, sempre. Un grazie, una cena, qualsiasi cosa ti venga in mente per dimostrare loro quanto apprezzi l’impegno.
9. Cosa devi fare tu? Tenere dei controlli regolari per assicurarti che tutti rispettino i propri impegni e che il progress di lavoro proceda come stabilito.
10. La parola chiave del crowdfunding è “condivisione”. Pensare ai soldi non serve. Se ti focalizzi lì ti sale l’ansia e non arrivi di certo all’obiettivo. La raccolta arriva dalle persone. Più ne hai e più otterrai. Ama la gente e la gente amerà te, la tua idea e tutto quello che ti verrà in mente di fare.
Redazione –www.innamoratidellacultura.it