Le ricerche americane lo dicono chiaramente: le campagne di crowdfunding con un video raccolgono meglio e prima rispetto a quelle senza il video. O con un video fatto male. Questo risultato è riferito a tutti i tipi di campagna, anche a quelle di tipo “equity”.
Esistono delle linee quide per realizzare un buon video?
Si, no. La verità è che molto dipende dal proprio gusto personale e dalla capacità di comunicare la propria idea. Un suggerimento che mi sento di dare a chi desidera lanciare una campagna è certamente quello di cercare su più portali i video di campagne di successo uguali per tipologia a quella che si ha in mente. Scrivere la struttura e, perchè no, anche copiare.
La differenza fra campagne di successo e campagne che raccolgono poco salta all’occhio.
Quali sono i fattori che determinano il successo di una campagna? Il video è al primo posto!
Quanto deve essere lungo un video?
Due o tre minuti. Di meno è poco, di più è troppo. E’ poco tempo, ecco perché è indispensabile essere concise e chiari.
Scrivere uno storyboard per avere subito sott’occhio la situazione è una buona idea. Il messaggio deve arrivare immediato, essenziale. La richiesta, ci deve essere, garbata ma diretta. Molti chiedono se il video è sufficiente. La risposta è sì, è sufficiente perché la pagina della campagna che viene messa a disposizione serve proprio perché le informazioni che il video non riporta possano essere descritte con la massima chiarezza e sin dei minimi dettagli.
Il video serve a vendere l’idea. Deve contenere quella che in gergo è definita “call to action”. Cioà la chiamata ad agire. Il famoso “dona ora”, per intenderci.
In ogni caso, girare un video di qualità è un ‘impresa non da poco. Ecco alcune indicazioni che, se seguite, possono aiutare.
- Scrivere uno storyboard. Cioè descrivere scena per scena che cosa deve succedere, chi lo fa succederee che cosa viene detto. Come in un film vero
- Rileggere lo “script” e chiedere a tutti, parenti, amici e sconosciuti di avere un feedback
- Enunciare scopi e richieste con fiducia , chiarezza e a voce alta.
- Eliminare rumori e scricchiolii dall’audio
- Girare in piena luce per evitare l’effetto film dell’orrore.
- Illustrare il progetto con chiarezza
- Usare le angolature, lo zoom, I passaggi con cognizione di causa per non infastidire lo spettatore.
- Chi presenta il video deve essere inquadrato in centro
- Anche la scena merita la massima cura. Ci sono oggetti? Paesaggi? Interni o esterni? L’idea è di realizzare qualcosa di autentico non di arraffazzonato
- Il progetto ha dei colori? Avete un marchio? Coordinare e abbinare abiti, colori per dare anche una linea guida cromatica alla campagna è certamente una buona idea.
- Andateci piano con la colonna sonora: se il progetto non è musicale rischiate di distrarre chi guarda piuttosto che attrarlo
- Usate un programma di editing, ce ne sono moltissimi a disposizione anche per chi di video non ne sa nulla
La grande opportunità offerta dalla tecnologia rende le cose più facili.
Tablet e smartphone spesso hanno in dotazione videocamere dalla resa eccellente. Last but not least, fatevi aiutare da qualcuno che sa come si fa. Il crowdfunding è basato sulla condivisione.
Personalmente ho visto campagne realizzate bene e gratuitamente proprio grazie all’aiuto degli amici. Ognuno con una competenza. I risultati ,se le cose sono fatte con perizia, si notano.
Emanuela Negro-Ferrero – www.innamoratidellacultura.it