Ce l’hanno fatta in tempo. L’inaugurazione oceanica è stata un successo . Di pubblico, di folla. Di meravigliosi reperti e statue esposte al pubblico nel nuovo allestimento. Il museo, ampliato e rimodernato dopo la “cacciata” della Galleria Sabauda al nuovo Polo Reale, è pronto per diventare il “secondo museo egizio” al mondo. . Perché secondo e non primo? Vista l’imponenza dei restauri e la quantità di denaro impiegato per rimettere a nuovo l’intero immobile che ospita il museo, dal nostro punto di vista tanto valeva lavorare e impegnarsi per essere primi. Credo dipenda dalla qualità dei reperti. Eppure la collezione torinese di statue raffiguranti Sekmeth non ha nulla da invidiare ad altri musei. Noi #innamoratidellacultura ci siamo stragoduti il bagno di folla, vip, autorità, giornalisti e persone comuni e in giro in mezzo alle teche piene di oggetti interessanti ci siamo persi e ritrovati più e più volte.. Nulla di nuovo o di strabiliante. Certo, pensavamo avrebbero inserito qualche cosa di più multimediale, innovativo, esplicativo , educativo. Comunque l’insieme è affascinante. Enorme. Maestoso. Faraonico? Si, anche.
Il pezzo forte della visita rimangono le mummie. Immobili davanti a quei corpi minuscoli fasciati stretti stretti ci siamo fermati a osservarne lo stato di conservazione. Perfetto. Un commento? Avere questo museo nella propria città, In Italia, è un atout non da poco. Auspicavamo un allestimento più c interattivo ,multimediale, scenografico. Qualcosa di istruttivo anche per chi, come noi, non è ferrato di dinastie ed epoche dei faraoni e vuole imparare divertendosi, Siamo dell’idea che la cultura debba essere adattata alla comprensione di tutti. Colti e meno colti. Ad ogni modo, il vero dato significativo è stato lo sbigliettamento pasquale e il buon incasso a conferma una volta di più che investire in cultura conviene.