Le lunghe estati italiane sono spesso rallegrate dal passaggio della banda musicale locale. Colorata, rumorosa, divertente, la banda musicale procede in mezzo alla folla festante preceduta dalle complicate coreografie delle majorette. Che cosa distingue una banda musicale da un’orchestra? Una banda musicale, o semplicemente banda, o anche orchestra di fiati è un complesso musicale formato esclusivamente da strumenti musicali a fiato e a percussione dove gli strumenti a fiato di tutti i “tagli” cioè da piccini a grandi, sostituiscono quelli ad arco. Le bande presentano un corpo estremamente eterogeneo e presentano varianti a seconda delle zone geografiche, dalle tradizioni locali e dalla disponibilità economica degli strumentisti. Esistono bande professionali dove il livello dei musicisti è molto alto, e bande amatoriali di livello dilettantistico. Come curiosità, vi informo che per quanto riguarda la sfera accademica, nei conservatori di musica è da molto tempo possibile conseguire il diploma in Strumentazione per Banda.
Fino alla fine di agosto è possibile aiutare con una donazione la banda musicale di Busseto che per festeggiare i suoi 200 anni di vita ha deciso di lanciare una campagna di crowdfunding.
Il progetto lo trovate pubblicato sul nostro sito al link https://www.innamoratidellacultura.it/campaigns/festival-bandistico-citta-busseto2/#.V6TlNfmLTIU
Il festival è stata ideato per finanziare due giornate (17 e 18 settembre ) che, nell’intenzione dei progettisti, vogliono essere un momento di incontro musicale, scambio culturale e di amicizia all’insegna della bella musica e del buon cibo. Il programma prevede concerti, sfilate in corteo e la possibilità per chi dona di diventare praticante suonatore.
A questo punto chi di voi sta leggendo si pone la domanda: perchè dovrei donare? La risposta è semplice. Diverse ricerche accademiche hanno indicato che le persone sostengono le campagne di crowdfunding perché il progetto li ha convinti e li coinvolge. Emotivamente o fisicamente, è un dato di fatto che se il progettista riesce a creare un legame empatico con le persone che lo sostengono (o che potrebbero farlo) , la costruzione della rete di supporto attorno alla campagna si crea molto velocemente.
Quando una campagna non raccoglie, quindi, il motivo è sempre e solo uno. Il progettista non sta costruendo le giuste relazioni.
Penso che il crowdfunding sia arrivato nella nostra società in un momento che si può definire allo stesso critico e speciale.
Le ondate di persone in fuga dalle guerre mettono alla prova la nostra capacità di accogliere e integrare a diversi livelli. Il crowdfunding è un ottimo banco di prova della nostra capacità di provare empatia. Chi ha già condotto una campagna sa che per ricevere sostegno non è sufficiente la simpatia personale.
Sa anche che è fondamentale i costruire intorno al progetto una forte rete di sostegno e di consenso . L’idea che mi sono fatta, osservando le campagne ben riuscite, è che una campagna di crowdfunding può dire di aver avuto successo non solo perchè ha raggiunto l’obiettivo economico ma, anche e soprattutto,perchè ha saputo costruire un network di appassionati sostenitori .
Ma come si fa a coinvolgere le persone Il termine corretto è “engagement”. Cioè “coinvolgimento”. Sui social media come nella vita reale. Senza “engagement” non si creano relazioni e senza relazioni niente e nessuno può esistere. Tanto meno una campagna di crowdfunding che ha bisogno come l’aria di essere condivisa, diffusa e amata.
Il Festival di Busseto è una bellissima iniziativa tutta italiana. Ha bisogno di essere amata, condivisa e diffusa. Fatelo mentre siete sdraiati al sole. Basta un click dal cellulare o due parole scambiate con i vicini di cellulare.
Emanuela Negro-Ferrero – enf@innamoratidellacultura.it