In origine erano menestrelli. Chiamati nelle corti per il divertimento dei signori. Cantavano storie di amore e avventura tramandando i fatti di generazione in generazione.
In Italia, patria di grandissimi poeti e romanzieri, la “parola cantata” conosce il suo apice negli anni del secondo dopoguerra.
A Sanremo furoreggiavano le canzoni di Gino Paoli, Sergio Endrigo Piero Ciampi , Domenico Modugno e Bruno Lauzi. Cantavano l’amore e il melodico italiano faceva ballare e sognare i giovani illuminando i cuori di sogni e speranze.
Modugno è il primo cantautore che scrive canzoni partendo dalla cronaca: nel 1955 scrive Vecchio frac dopo aver letto su un giornale la notizia del suicidio del principe Raimondo Lanza di Trabia (che, all’età di 39 anni si era gettato dalla finestra del suo palazzo in via Sistina a Roma,[4] ed anche Lu pisce spada nasce da una storia vera, letta in un giornale.
PierPaolo Pasolini scrive e pubblica nel biennio 1961/1962 canzoni cantate da Laura Betti che verranno poi riprese negli anni ’70 e negli anni ’90 da Grazia De Marchi e soprattutto dalla splendida voce di Gabriella Ferri.
Dalla seconda metà degli anni ’60 il fenomeno cantautorale diventa uno strumento di ricerca, di emancipazione, di replica creativa all’arte dei suoni.
Il tema dell’amore lasciava spazio ad argomenti di interesse sociale, a testi capaci di raccontare l’Italia che cambiava, che alle volte arrancava, che protestava e chiedeva riscatto.
La canzone d’autore italiana continua con la sua tradizione passando una fase rock negli anni ’80 con Vasco Rossi, Ligabue, Liftiba , solo per citare i più conosciuti.
E oggi? Chi sono i cantautori di oggi? I Millenials sono cresciuti ascoltando, cantando e ballando le parole impegnate di mostri sacri come Lucio Dalla, Fabrizio De André, Francesco Guccini e Rino Gaetano. Canzoni che ancora oggi tutti conoscono e apprezzano.
Il passaggio da questi artisti di livello altissimo che attraverso la loro musica hanno saputo creare e diffondere cultura, intellettuali di tutto rispetto che facevano della musica un mezzo per comunicare idee, satira, poesia e soprattutto bellezza ad oggi c’è stato?
In Italia i cantautori ci sono, ci sono sempre stati e sempre ci saranno. Il livello di comunicazione e di contenuti cambia negli anni ’80 e ’90 .
Artisti come Jovanotti, Vasco Rossi, Enrico Ruggeri, Alberto Camerini, Donatella Rettore, Luca Carboni, Raf, Fabio Concato, Giuni Russo, Amedeo Minghi, Mario Castelnuovo, Marco Ferradini, Luca Barbarossa, Gianna Nannini innovano contenuti e melodie.
Siamo andati alla ricerca di artisti italiani contemporanei e l’attenzione è caduta su un cantautore molto interessante: bellissimo timbro di voce e parole che incantano. Raffinato e impegnato.
Si chiama Andrea Sigona. E’ un millenial, perchè nasce a Genova il 10 maggio 1969. Cantautore, suona chitarra, elettrica ed acustica, pianoforte e armonica. Scrive parole che toccano il cuore.
Ascoltate per credere!
https://www.youtube.com/watch?v=kMZDbMNMK3A
Questo passaggio tratto dall’album Passaggi si intitola “Indistruttibili” e rappresenta con delicatezza l’anima di Genova, città austera e bellissima che in un momento tragico e doloroso come è quello attuale reagisce con dignità e fierezza .
“Cala la sera dentro di me…
Sono questioni di Genova
E a ricucirli non riesco nemmeno un po’
I nostri anni portati via
Rubati al cielo che forse non li regge più
Per ricercarli nei vicoli
Dove le strade a volte si perdono ma lasciano impronte
Da sempre indistruttibili“
In rete abbiamo trovato il canale You Tube e ascoltato le canzoni di Andrea Sigona . Leggendo notizie in rete abbiamo letto che sta per uscire un nuovo album. A dieci anni esatti dalla pubblicazione del primo disco intitolato “Passaggi”.
In attesa della buona musica di Andrea Sigona, vi auguriamo buona lettura sul nostro blog e un invito a partecipare alle campagne di crowdfunding.
Redazione – www.innamoratidellacultura