Era il 2013 quando abbiamo proposto a Torino la piattaforma www.innamoratidellacultura.it inteso per essere uno strumento semplice ed efficace per ottenere fondi per la cultura italiana in difficoltà. La risposta che abbiamo ricevuto da business angels, fondazioni, investitori , incubatori, acceleratori e politici non è certo stata delle più positive. In parte perchè erano già stati finanziati altri progetti di crowdfunding e in parte, soprattutto, perchè agli investitori non piace attendere anni per veder tornare indietro il proprio investimento.
Malgrado la assoluta mancanza di aiuti concreti e di fondi, ogni giorno di più abbiamo avuto la conferma che quello che stavamo facendo era corretto. Dopo quattro anni di lavoro abbiamo la conferma che una piattaforma di crowdfunding dedicata in esclusiva alla cultura è quello che serve al nostro per aiutare chi si occupa di cultura ad uscire dalla crisi. E non solo.
E’ ampiamente dimostrato che il crowdfunding oltre ad aiutare concretamente il progettista a raccogliere il denaro necessario per realizzare le sue idee, aiuta le persone a costruire reti di rapporti attorno a sé e alla propria idea progettuale. Una campagna di raccolta fondi dal basso ha successo – prima di qualsiasi altro fattore – perché il progettista è riuscito a creare delle relazioni autentiche con le persone.
Queste relazioni , in un momento storico caratterizzato dalla disumanizzazione dei rapporti, sono la ricchezza inestimabile che conferisce al crowdfunding potere e velocità di trasformazione . Dalla crisi economica alla autorealizzazione. Dalla mancanza di liberà alla possibilità di scelta. Questo valore nel tempo, può crescere e conferire al progetto o al bene quella stabilità economica e quel riconoscimento sociale che chi si occupa di cultura sa essere indispensabile e vitale.
Qual è il significato di una piattaforma dedicata alla cultura?
Le piattaforme di crowdfunding possono essere di due tipi: generalista o verticale. Una piattaforma generalista accoglie al suo interno progetti di tipologia varia. Tecnologia, viaggi, arte, scuola, innovazione, start up, campagne personali. Una piattaforma verticale accoglie al suo interno solo campagne ristrette ad un determinato ambito. Ci sono piattaforme dedicate alla musica. Ai viaggi. Alla beneficenza . E quelle, come www.innamoratidellacultura.it, che sono dedicate interamente alla cultura.
LE CAMPAGNE DI CROWDFUNDING IN AMBITO CULTURALE SONO IL 35% DEL TOTALE DI TUTTE LE CAMPAGNE PUBBLICATE SUI PORTALI.
Questo dato ci ha convinti che la nostra strada era giusta. Una piattaforma di corwdfunding generalista infatti è una vetrina di progetti di varia tipologia che, per certi versi, può essere paragonata ad un Centro Commerciale. Gli utenti di una piattaforma generalista quando donano lo fanno perché qualcuno ha indicato loro che cosa scegliere.
Diversamente, gli utenti di una piattaforma verticale, sono persone che si, quando donano lo fanno perché qualcuno ha detto loro quale campagna devono supportare. Ma , per i loro interessi personali, fanno parte di una comunità che, se opportunamente coinvolta e gratificata, può arrivare a costruire una presenza affezionata attorno ai progetti proposti qualsiasi essi siano.
Siamo una comunità di #InnamoratidellaCultura
Quali sono i nostri obiettivi? Costruire una comunità di persone consapevoli, innamorate della cultura. Offrire ai chi si occupa di cultura una vetrina d’eccellenza per investitori. Soprattutto stranieri perché abbiamo capito che qui, la strada da fare è ancora lunga. Vogliamo e i nostri #innamoratidella cultura siano fedeli alle nostre proposte e attivi e propositivi nella raccolta fondi e nella diffusione dei progetti. Abbiamo fatto esperienza e ci sentiamo pronti a crescere. Dal 2013 ad oggi abbiamo raccolto dati, analizzato le campagne definendo criteri per ogni tipologia, abbiamo ,verificato le procedure. Come tutti abbiamo commesso errori. Siamo stati hackerati . Copiati. Abbiamo messo tutto nel calderone per uscire con una ricetta nuova. Che ha il sapore della passione.
Qualcuno sa che cos’è il crowdfunding?
“E’ partita la campagna di crowdfunding”; “ Museo diocesano ha aperto la campagna di crowdfunding”. Ogni giorno leggiamo sui blog, sui giornali o ascoltiamo alla radio frasi come queste che abbiamo appena scritto. Non siamo affatto sicuri che chi legge o ascolta, a meno che non sia un giovane nerd o un addetto ai lavori, capisca di che cosa si sta parlando. La strada purtroppo è ancora lunga ma siamo fiduciosi che qualcosa potrà cambiare. Insistendo,lavorando insieme ai colleghi. Portando risultati. Con passione ed energia.
Emanuela Negro-Ferrero www.innamoratidellacultura.it