Barolo non è soltanto il luogo dove viene prodotto un vino eccezionale. Barolo è un luogo. Un paese abbarbicato su uno sperone circondato da vigneti disposti a formare un anfiteatro. A Barolo, provincia di Cuneo, c’è anche un castello, quello dei Marchesi Falletti. Da pochi anni, in estate, migliaia di persone si recano a Barolo per il Festival Collisioni.
“Ma non doveva esserci Giuseppe Tornatore qui?”. “No signora, adesso c’è Vidia Naipaul”. “Il Premio Nobel per la Letteratura? Allora resto!”.
Sotto al sole cocente il caldo morde cattivo, ma le persone sono comunque in coda per un concerto o una conferenza, non si arrendono. Io ho scelto Saviano. L’ho mancato al Salone del Libro, ma questa volta non me lo posso proprio perdere. Ovunque attorno a me persone allegre; il vino scorre leggero e la musica live è ovunque. Leggo che ci sarà un incontro – una collisione – fra tre band: Marta sui Tubi, Perturbazione e i Tre allegri ragazzi morti. E, infine, il concerto di chiusura con il rapper Fabri Fibra.
Ma perché Collisioni? Guardando in rete, scopro che le collisioni volute dagli organizzatori sono in realtà incontri e non, come si potrebbe pensare, scontri. Arte e politica. Musica e letteratura. Tradizione e innovazione. Alla scena musicale si mescola quella letteraria, dove Vidia Naipaul e David Grossman raccontano di schiavitù e dolore, emozionandoci tutti fino alle lacrime. Il risultato oltre la crisi sono i 70.000 visitatori. Per un Festival nato come un incontro fra amici uniti dal sogno comune di creare un polo culturale permanente in Piemonte, capace di parlare a tutti, giovani e meno giovani, facendo incontrare la letteratura, il cinema e la musica nella cornice di un piccolo paese di collina tra assaggi di Barolo, offerte gastronomiche di primo livello e tanta festa, beh, niente male.
E anche Saviano non è stato niente male. Sul palco di Collisioni ha presentato “Zero zero zero“, il suo nuovo libro edito da Feltrinelli. Posso dire che l’attesa ha superato ogni aspettativa e vorrei condividere con voi un estratto video dell’incontro con Saviano, che qui dialoga con i ragazzi del Progetto Giovani: