YURI ESPOSITO AL CINEMA

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Qualche anno fa, mi fermai al rosso di un semaforo in corrispondenza dell'uscita di una fabbrica. Centinaia di persone si allontanavano dall'edificio con passo veloce per “assottigliare” il tempo che li separava dalle loro vite al di fuori del lavoro. Quando ormai tutti si erano allontanati e il semaforo era ormai verde, notai un uomo che aveva appena varcato la soglia dell'uscita. Il suo procedere era lentissimo, un passo dietro l'altro scanditi da intervalli lunghissimi. Il semaforo continuava ad alternarsi tra il verde e il rosso quando, finalmente, quest'uomo arrivò sul ciglio della strada. La cosa che mi colpì moltissimo fu l'espressione del viso: era una persona serena e, a mio parere, molto di più di tutte quelle persone che, con passo sostenuto, l'avevano preceduto.
Questo mi fece riflettere sulla scansione del tempo che percepiamo in relazione al mondo che ci circonda e lo stress che ne consegue: se accettassimo un diverso ritmo del tempo, cosa accadrebbe alle nostre vite? Ecco che il film Yuri Esposito è diventato lo strumento per raccontare un punto di vista su questo argomento...una piccola “favola moderna” sul modo di percepire il tempo.

Presentato alla prima edizione della Biennale College, il progetto superò la prima selezione su 485 sceneggiature provenienti da tutto il mondo. Il concorso prevedeva la scelta di tre progetti da trasformare in film, budget 150 mila euro e la possibilità di presentare il film al Festival di Venezia. Dopo la prima elezione e il momento di estrema felicità ed emozione, con il produttore Max Chicco andammo per due settimane a Venezia, sull'Isola di san Servolo, per prendere parte ad un workshop nel quale si sarebbero scelti sui quindici pre selezionati, i tre che sarebbero entrati in produzione.
Prendemmo un battello per arrivare su quest'isola sommersa nella nebbia, sembrava un luogo fermo nel tempo...un po' come la storia che stavamo portando con noi.

Quindici giorni di tensione, incontri, presentazioni e il pitching finale davanti ad un comitato di selezione che ha decretato i vincitori.

Yuri Esposito è diventato un film, grazie all'ottima interpretazione di Matteo Lanfranchi, alla mia idea, e a quell'uomo uscito mesi prima da quella fabbrica.

Ottima accoglienza a Venezia, applausi a scena aperta, il film è stato successivamente presentato al Festival di Stoccolma e a quello di Torino.

Ora desidero presentare al pubblico questa favola, la storia di un uomo che ha fatto della sua lentezza un soddisfacente modo di vita.  Amato da tutti, Yuri Esposito è un personaggio positivo, quasi un esempio da prendere in un'epoca dove la velocità e la frenesia avvolgono di angoscia.

Un'angoscia simile a quella del nostro personaggio, Yuri, quando la moglie gli rivela di essere incinta. Yuri crede di non poter difendere il figlio da un mondo così “veloce” e diverso da lui.

Crede di non poter essere, con le sue caratteristiche, un buon padre e per questo vuole diventare "normale".

Ma proprio nel momento in cui cerca di cambiare e diventare veloce, la sua vita cambia, lui stesso cambia e diventa "un altro".

Il mio grande desiderio è che questo film possa uscire nei cinema e che possa condividere con il pubblico questa storia semplice dalle molte sfaccettature e dai molti significati: ognuno di noi potrà riconoscersi, ridere o piangere. Yuri Esposito è come me e come voi.

Alessio Fava

L'avventura di Yuri Esposito non è terminata con la presentazione del film a Venezia. Oggi siamo di nuovo in prima linea per poter distribuire il film nei cinema.

Yuri Esposito dev'essere visto!

Il crowfunding è uno strumento potente e importante come è stato girare il film grazie all'aiuto di amici professionisti, la passione e il desiderio di vedere la storia di Alessio, ora vogliamo che anche per la distribuzione vi sia la stessa forza e il desiderio di vedere il film sul grande schermo. Si parla tanto di Cultura in Italia, penso che il progetto Innamorati della Cultura sia finalmente una spinta per investire in questa direzione, avere la possibilità di vedere cose nuove, fresche che il mercato meanstrem a volte fa finta di non vedere. Mi piacerebbe rivedere negli occhi del pubblico la stessa felicità, emozione che ho visto durante le proiezioni ai festival.

Yuri Esposito non è solo un film ma un modo diverso di intendere la vita.

Il budget che abbiamo proposto alla piattaforma servirà per coprire le spese di distribuzione, stampa copie del film, locandine, gadget, spese siae, l’acquisto dei tabellini su giornali delle città in cui il film sarà in cartellone. Stiamo lavorando per fare in modo che il film possa essere visto, dipenderà molto dal budget che riusciremo a raccogliere.

Con Alessio abbiamo cercato di studiare un modo diverso per esprimere a tutti coloro che, come noi, si sono "Innamorati" di questo progetto, la gratitudine e l'apprezzamento per il sostegno ricevuto.

Fra le altre:

- avere la possibilità di avere una copia del film;

- vivere con noi il momento della Prima,

- avere l'onore (per l'aiuto da voi ricevuto) di essere citati nei titoli del film perchè tutti devono sapere che con il vostro aiuto si è potuto distribuire il film e vivere una grande emozione,

- conoscere Yuri Esposito.

Max Chicco

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